In Messico le conoscono come tragamonedas, oltre il confine, cambiano nome, ma il concetto è sempre quello: sono le coin swallowers, le ingoia monete, più tecnicamente slot machine e “new slot”. Queste macchine hanno una storia antica, ma la loro proliferazione incontrollata, a ogni latitudine del globo terracqueo, è storia recente. Troppo recente, perché parlamenti e governi non intervengano, anche perché il sistema di “vincita” tramite slot machine è diventato uno dei mezzi più sicuri per ripulire denaro contante sporco o di dubbia provenienza.
Anche per questa ragione, il governo messicano ha deciso di intervenire pesantemente nel sistema (non chiamiamolo mercato) delle tragamonedas, con un decreto che modifica il regolamento della legge sui cosiddetti juegos de suertes (il documento ufficiale lo potete leggere → QUI).
L’articolo 12 della Legge Federale sui Giochi di Sorte viene così modificato, stabilendo che sono “vietati tutti i giochi di slot machine” (letteralmente: “quedan prohibidas las máquinas tragamonedas en cualquiera de sus modalidades”). Vengono poi limitate le concessioni delle licenze in essere (massimo 25 anni, prima erano rinnovabili per altri 15: sistema che aveva generato una compravendita di licenze al limite del lecito e una corruzione diffusa), vietata la cessione delle stesse e, nonostante un articolo a prima vista sembrerebbe autorizzare altri giochi di sorte simili alla lotteria, da fruire tramite macchinette (ma qui si entrerebbe nei cavilli legati al contrappunto istituzionale tra Suprema Corte de Justicia de la Nación, Parlamento e Governo, cosa che avviene ovunque vi siano interessai ingenti in ballo, Italia compresa), la realtà dei fatti parla di un primo, ma fermo tentativo di bloccare il paradosso dell’azzardo legale, anche in un contesto dove l’azzardo ha una sua matrice culturale e antropologica profonda, trasformata, stravolta e distorta dalla proliferazione incontrollata di máquinas tragamonedas. Ora però un primo passo è stato compiuto, segno che ovunque vi siano slot machine i problemi che si presentano sono gli stessi. Non contano latitudini o longitudini: la dipendenza (addiction) di massa è problema comune delle società ipermoderne. Le stesse sono, però, anche le soluzioni: intervenire nello pseudomercato dell’azzardo, colpendo alla radice il problema.
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