Cultura
Se amate un libro, lasciatelo libero
Un buon sistema per diffondere cultura
“Se ami un libro, lascialo libero”: è questa la filosofia che sta alla base dell?iniziativa di Ron Hornbaker che, nell?aprile del 2001, ha inaugurato il sito del bookcrossing (BookCrossing),
dando vita a un nuovo fenomeno per gli amanti della lettura.
Idea originale che consiste nel lasciare in un luogo qualsiasi un libro amato, o anche detestato, perché qualcun altro possa leggerlo e giudicarlo. Il nome bookcrossing fa riferimento proprio agli incroci del destino che possono portare un libro dal ripiano della nostra libreria ai più impensati angoli del mondo. In Italia, patria dei non lettori, la moda si è affacciata timidamente. Ed è stato il Festival della letteratura di Mantova a settembre 2002
(Festivaletteratura), a dare il via al primo esperimento. Mentre nei giorni scorsi è partita l?iniziativa della casa editrice MeridianoZero (Meridiano zero), che per il lancio di una nuova collana di narrativa ha dato via al secondo esperimento. Attraverso le e-mail che i traghettatori di libri invieranno al sito della casa editrice sarà possibile seguire i percorsi che faranno le 20 copie abbandonate qualche giorno fa per le strade di Padova.
Intanto per saperne di più sul destino delle Poesie di T.S. Eliot, lasciate a Bologna su un inginocchiatoio in San Francesco dal marito di Melinda; che fine ha fatto Un po? di febbre, di Sandro Penna, lasciato a Trieste in un bar di via Locchi da Sergio, o Lettere contro la guerra, di Tiziano Terzani, lasciato a Roma sotto l?obelisco di piazza Montecitorio da Margy o ancora Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar, lasciato a Palermo da Joselita. Allora, basta collegarsi al sito Rai della trasmissione Fahrenheit. E se ne trovate uno, ricordate che da qualche parte dovrebbe trovarsi un?etichetta sui cui è scritto: “Questo non è un libro abbandonato, ma un libro che cerca lettori”. Sotto a chi tocca e… buona lettura.
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