Non profit
Sdraio e ombrellone gratis per un giorno
Singolare protesta contro i nuovi canoni demaniali annunciata per domani dal Sib, Sindacato italiano balneari, che raccoglie 30mila piccole imprese
di Redazione
Il lettino, l’ombrellone, la sedia a sdraio, la cabina saranno gratuiti, domani 20 luglio, per chi si recherà in uno dei 10.000 stabilimenti balneari del Sib, Sindacato italiano balneari. Questa la protesta messa in atto, per la prima volta in Italia, dagli imprenditori balneari aderenti alla Fipe Confcommercio. «Vogliamo sottolineare il ruolo positivo che il comparto balneare svolge nel turismo italiano –afferma Riccardo Borgo, presidente del sindacato- formato da 30.000 piccole e medie imprese familiari con oltre 600.000 addetti».
«Il governo ed il Parlamento hanno accettato i rilievi mossi dalla Commissione europea in ordine al rinnovo delle concessioni turistico-ricreative -continua Borgo- rinunciando in questo modo ad ogni assunzione di responsabilità e ad ogni linea di difesa per un settore che rappresenta da anni un ruolo fondamentale nel quadro globale del turismo europeo e mediterraneo. Il rischio è quello di cancellare una tradizione tutta italiana, migliaia di posti di lavoro ed una immagine turistico balneare che è stata costruita con il lavoro e la passione in oltre 2 secoli di storia».
«Oltre 1.000 stabilimenti oggi – continua Riccardo Borgo – rischiano la concessione perchè non sono in grado di corrispondere canoni demaniali esorbitanti, originati dalla legge Finanziaria 2007 che ha equiparato le pertinenze ai valori del mercato immobiliare. Siamo ancora in attesa che venga trasformato in legge il protocollo di intesa che disciplina la materia, sottoscritto nel mese di novembre 2008 dall’attuale Ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla, da tutte le Regioni e i sindacati di categoria, che introducendo un sistema più equilibrato di determinazione, consentirebbe di raggiungere un gettito per l’erario superiore all’attuale e in misura sopportabile per tutte le imprese».
Questa giornata di protesta davvero inusuale intende promuovere gli stabilimenti balneari anche nei confronti di coloro che, abitualmente, non li scelgono per le vacanze. È l’occasione per conoscere il ruolo che queste imprese svolgono anche in termini di sicurezza, di ordine pubblico, di quantità e qualità dei servizi offerti, dell’importanza di una presenza stabile sul territorio costiero». «I clienti abituali -sostiene- ci conoscono bene, apprezzano l’attività peculiare e creativa che svolgiamo in modo così vicino e puntale alle loro esigenze. Questa attività rappresenta un vero e proprio patrimonio culturale e sociale tale da rendere uniche le coste italiane e spesso costituisce la principale attrattiva delle località turistiche del nostro Paese. Località connotate complessivamente da un livello di qualità molto elevato, con punte di vera e propria eccellenza conosciute in Italia e nel mondo».
Da domani negli stabilimenti balneari verrà avviata una raccolta di firme che coinvolgerà i clienti fino alla fine della stagione estiva per testimoniare la loro solidarietà nei confronti degli imprenditori balneari impegnati a richiamare l’attenzione del governo, del Parlamento e della politica sulla necessità di assicurare un domani alle concessioni turistico-ricreative. Per questo motivo il Sib chiede un incontro urgente con il presidente del Consiglio. «Siamo determinati a difendere il nostro lavoro e per farlo, se sarà necessario, siamo disposti a tutto, anche alle azioni più clamorose».
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