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Sdegno dalla Confederazione Marocchini in Italia

La comunità marocchina esprime «solidarieta' al popolo italiano che vede oggi svilita, umiliata, e addirittura annichilita, la propria storia»

di Redazione

“Siamo sdegnati e imbarazzati per il pronunciamento della Corte Europea contro il crocifisso nelle aule scolastiche. Si tratta di una sentenza ideologica che offende tutto il Mediterraneo che, per secoli, ha cercato il dialogo in nome del rispetto delle diverse culture e identita’ che lo hanno popolato”. E’ con queste parole che il presidente della Confederazione marocchini in Italia, Hassan Hanafi, ha commentato la sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo sui crocifissi nelle scuole. “La comunita’ marocchina moderata in Italia non si e’ mai sognata di chiedere la rimozione del crocifisso dalle aule perche’ conosce il suo significato religioso e culturale – spiega in una nota – vogliamo manifestare tutta la nostra solidarieta’ al popolo italiano che vede oggi svilita, umiliata, e addirittura annichilita, la propria storia”. L’esponente marocchino considera giuste “le parole del presidente della Camera, Gianfranco Fini, quando afferma che questa sentenza non rappresenta una giusta affermazione della laicita’ delle istituzioni, ma e’ volta sia a negare il ruolo del Cristianesimo nella societa’ e nell’identita’ italiana, secondo un pensiero brutalmente laicista, sia a indebolire le radici culturali e identitarie di un continente”. Analoghe critiche vengono rivolte alla sentenza della Corte europea di Strasburgo anche dall’associazione Prodomed (Progetto Donne per il Mediterraneo), secondo la quale “la rimozione del crocifisso oggi e la sua probabile cancellazione domani e’ una lesione delle strutture portanti di un paese come l’Italia che riconosce nel cristianesimo le proprie radici e la propria identita’”. “La nostra associazione, che e’ tesa a valorizzare il ruolo centrale del Mediterraneo, non puo’ – si legge – restare indifferente a un attacco di questa portata. Il crocifisso e’ infatti elemento fondamentale dell’identita’ culturale, non solo italiana, ma mediterranea”

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