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Scuola, una legge per l’integrazione degli immigrati?

Si discutono oggi alla Camera le sei pdl sulle misure da prendere di fornte al massiccio numero di alunni stranieri che da settembre entreranno nelle scuole italiane

di Redazione

1) La pdl Gibelli, Lussana, Maroni impegna il Governo:
– a rivedere il sistema di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo, autorizzando il loro ingresso previo superamento di test e specifiche prove di valutazione;
– a istituire classi di inserimento temporaneo, che consentano agli studenti stranieri che non superano le prove e i test sopra menzionati di frequentare corsi di apprendimento della lingua italiana, nonché gli insegnamenti di base previsti dai vigenti programmi scolastici, preparatori e propedeutici all’ingresso nelle classi permanenti;
– a prevedere l’eventuale maggiore fabbisogno di personale docente da assegnare a tali classi, inserendolo nel prossimo programma triennale delle assunzioni di personale docente.

2) La pdl Capitanio Santolini, Volontè impegna il Governo:
– ad attivare un confronto con le esperienze maturate su questa problematica dagli altri Paesi europei con maggiore tradizione immigratoria;
– a rafforzare la presenza e l’utilizzo della figura del mediatore interculturale professionale e favorirne la formazione di nuovi;
– ad attivare percorsi formativi per fornire al personale della scuola strumenti utili e comuni che consentano un efficace approccio alla problematica e la costruzione di percorsi innovativi in risposta al reali bisogni specifici;
– a prevedere le risorse economiche necessarie per attivare in tempi rapidi corsi di sostegno linguistico, che operino in parallelo alle lezioni, ripristinando la figura del tutor, che potrebbe rivelarsi uno strumento prezioso di ausilio per l’alfabetizzazione non solo degli studenti stranieri ma anche delle loro famiglie, con le quali fungerà da terminale di raccordo.

3) La pdl Bertolini, Paoletti Tangheroni, Cossiga, Carlucci, Licastro Scardino, Misuraca, Garagnani, Campa, Azzolini, Di Virgilio impegna il Governo:
– a prevedere nelle diverse scuole percorsi formativi che filtrino e preparino l’accesso effettivo alla scuola di studenti stranieri di recente immigrazione, spesso sprovvisti di qualsiasi conoscenza della lingua italiana e in alcuni casi con percorsi scolastici frammentari anche nel Paese d’origine, in modo da contenere il disorientamento degli alunni inseriti in un contesto loro totalmente estraneo, di cui non conoscono le regole formali e informali, ed in modo da limitare le difficoltà degli insegnanti e degli alunni già presenti a proseguire regolarmente un percorso didattico spesso già avviato;
– a limitare durante l’anno in corso l’ingresso di nuovi alunni provenienti da Paesi stranieri;
– a prevedere la distribuzione di personale qualificato su base regionale in funzione della presenza diversificata degli alunni stranieri;
– a destinare risorse aggiuntive rispetto alla situazione attuale, finalizzate ad un intervento didattico mirato, qualitativamente e quantitativamente consistente e che consenta processi integrativi e di socializzazione nell’istituzione scolastica.

4) La pdl Frassinetti, Briguglio, Lo Presti, Castellani, Raisi, Filipponio Tatarella, Armani, Benedetti Valentini, Porcu, Meloni impegna il Governo:
– ad attivare una maggiore formazione, iniziale e in servizio, all’educazione interculturale, che è una dimensione trasversale che accomuna tutti gli insegnanti e gli operatori scolastici;
– a sostenere e implementare la collaborazione dei centri territoriali permanenti con gli organismi di – istruzione e formazione professionale, con particolare riferimento alla lunga e positiva esperienza salesiana, e gli enti locali, per promuovere l’acquisizione dell’italiano scritto e parlato;
– a prevedere risorse integrate per la realizzazione di un sistema organizzato di corsi di italiano come seconda lingua, propedeutici alla frequenza scolastica, da realizzarsi per la fascia d’età compresa nell’obbligo, all’interno delle istituzioni scolastiche, anche organizzate in rete;
– a prevedere, una volta frequentati i predetti corsi, per particolari esigenze didattiche, la formazione temporanea di gruppi omogenei all’interno dell’istituzione scolastica o reti di scuole per la frequenza di laboratori linguistici, finalizzati all’acquisizione di linguaggi specifici, propri delle diverse discipline;
– a prevedere per i ragazzi più grandi di oltre 16 anni la frequenza dei corsi presso i centri territoriali permanenti, destinatari di organico dedicato e riorganizzati. Con la frequenza presso i centri territoriali permanenti tali studenti potrebbero assolvere l’obbligo scolastico, o se già assolto, ottenere una qualifica professionale, con la possibilità, qualora lo vogliano, di un rientro nel circuito scolastico;
– a promuovere successivamente un’attenta analisi per valutare la ricaduta dell’alfabetizzazione linguistica sui risultati scolastici.

5) La pdl Froner, Ghizzoni, Frias, Tranfaglia, Boato, Razzi, Sasso, Rusconi, Benzoni, Colasio, Giachetti, Giulietti, De Biasi, Tessitore, Tocci, Villari, Volpini impegna il Governo:
– a prevedere, nel disegno di legge finanziaria per il 2008, stanziamenti aggiuntivi per un piano nazionale di formazione diffusa dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, finalizzati a promuovere l’educazione interculturale;
– a prevedere nel disegno di legge finanziaria per il 2008 risorse finalizzate all’utilizzazione di insegnanti già formati, nel proprio istituto o su coordinamenti di scuole, utilizzando e stimolando la formazione di reti o coordinamenti di più istituzioni scolastiche presenti su un territorio, ai fini dell’integrazione degli alunni stranieri;
– a coordinare l’utilizzo, in modo sempre più mirato, dei mediatori culturali, d’intesa con gli enti locali e il ministero della solidarietà sociale, che nel fondo per l’inclusione sociale ha destinato a questa figura apposite risorse;
– a favorire iniziative da parte delle istituzioni scolastiche, nell’ambito della loro autonomia organizzativa e didattica, finalizzate alla strutturazione di corsi o di attività che possano facilitare l’apprendimento della lingua italiana come lingua seconda;
– ad attivare un confronto con le esperienze maturate su questa problematica dagli altri Paesi europei con maggiore tradizione immigratoria e ad attivare, altresì, intese con i principali Paesi di provenienza degli alunni stranieri;
– a favorire iniziative delle istituzioni scolastiche, nell’ambito dell’autonomia delle medesime, volte a realizzare momenti strutturati di incontro con le famiglie dei ragazzi immigrati per facilitare la conoscenza del sistema scolastico italiano.

6) La pdl Donadi impegna il Governo:
– a prendere le necessarie iniziative per sviluppare una sempre maggiore integrazione all’interno della scuola italiana per i ragazzi stranieri;
– a prendere opportune iniziative, anche legislative, affinché l’integrazione dei cittadini stranieri nel nostro Paese avvenga nel pieno rispetto delle regole condivise dalla nostra società;
– a prevedere i necessari interventi, anche finanziari, affinché la scuola italiana diventi il luogo principale di apprendimento delle regole di convivenza sociale e di quella necessaria cultura della legalità, che implica il senso di rispetto reciproco e che è alla base di ogni convivenza civile e progredita, condizioni che, purtroppo, molto spesso i giovani immigrati non conoscono a causa delle situazioni di profonda crisi, non solo politica, dalle quali provengono.


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