Cultura
Scuola: un primo passo per il Fondo sulla gratuità dei libri
La Commissione Bilancio della Camera ha giudicato ammissibile la proposta di modifica presentata dal deputato del Partito democratico Michele Anzaldi per rifinanziare il Fondo per la gratuità dei libri scolastici alle famiglie bisognose
di Marco Dotti
Ieri la Commissione Bilancio della Camera, nel vaglio delle centinaia di emendamenti presentata dai vari gruppi parlamentari alla Legge di Bilancio, ha giudicato ammissibile la proposta di modifica presentata dal deputato del Partito democratico Michele Anzaldi per rifinanziare il Fondo per la gratuità dei libri scolastici alle famiglie povere. Il Fondo è stato istituito dall'articolo 27 della Legge n. 448/1998 ma da 17 anni non viene né rivalutato, né rifinanziato.
«Si tratta di un passo importante – spiega Anzaldi – l’ammissibilità in commissione rappresenta il primo passaggio per poter arrivare all’eventuale approvazione in Legge di Bilancio. Ovviamente la strada è ancora lunga, ma la sensibilità dimostrata dai presidenti delle commissioni competenti, Bilancio e Cultura, e dai capigruppi Pd coinvolti già rappresenta un elemento importante e induce a sperare. Ora l’emendamento deve passare al vaglio della votazione in commissione e in Aula. Per la prima volta, però, un ritardo inaccettabile, carico di conseguenze sociali, viene posto all’attenzione del parlamento in maniera concreta. La povertà rappresenta uno dei problemi ai quali la politica è chiamata a dare risposte con maggiore impegno. Permettere ai bambini delle famiglie meno agiate di poter avere gratuitamente i libri di testo può rappresentare un contributo piccolo ma importante, è urgente che il Fondo venga rivalutato».
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.