Formazione

Scuola: sono 300mila gli stranieri in Italia

Lo rivela uno studio del ministero dell'istruzione

di Carmen Morrone

Sono circa 300.000 gli studenti stranieri inseriti nelle scuole italiane, tra scuola primaria e secondaria, appartenenti a 192 etnie; in Puglia ne sono presenti 8.000 di 89 etnie tra cui prevalentemente albanesi, marocchini e cinesi. Questi dati sono stati diffusi oggi durante un un seminario di studi promosso dal ministero dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca nell’ambito dell’Azione di sistema per lo studio dell’immigrazione nel mezzogiorno. ”L’Italia e’ ormai meta di immigrazione stabile – ha spiegato il direttore generale della direzione generale per lo studente del ministero, Mariolina Moioli – come viene dimostrato dai dati relativi all’aumento degli ingressi per il ricongiungimento familiare e dei minori stranieri presenti sul territorio. Le comunita’ straniere in Italia sono sempre di piu’ e sempre meglio integrate e soprattutto per alcune realta’ sono state soprattutto le donne ad avviare un progetto migratorio stabile, con bambini nati in Italia o che hanno raggiunto i propri genitori”. ”La scuola – ha proseguito – rappresenta il piu’ importante agente di integrazione ed e’ un laboratorio privilegiato di interazione tra cittadini italiani e stranieri, ed in questo senso stiamo operando affinche’ dopo aver raccolto i dati di presenza degli stranieri sul territorio riconosciamo i loro bisogni e tentiamo di offrire una rete di servizi per l’integrazione sociale”. ”I dati sono confortanti e sono a nostro favore – ha detto Moioli – in quanto si tratta solo di mettere in rete un percorso educativo personalizzato che gia’ si sta attuando nelle diverse realta’ e che ha solo bisogno di essere raffinato e magari riuscire a produrre dei testi o anche una trasmissione televisiva rivolta ai giovani studenti stranieri in Italia per insegnare loro non solo la lingua ma riuscire insieme con loro ad attuare un piano di integrazione che passi dall’accoglienza che si trasforma in un piano di civilta”’ . ”Anche la scuola pugliese – ha detto il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale, Giuseppe Fiori – si sta adoperando per analizzare i processi, fare leva sulle energie professionali presenti, organizzare servizi per far fronte a bisogni complessi , negoziare e mettere in rete conoscenze, competenze, flessibilita’, inventiva, qualita’ ed efficacia”. ”In Puglia – ha concluso il referente dell’Ufficio integrazione alunni stranieri in Puglia, Rita Goffredo – sono stati istituiti 47 Centri risorse interculturali di territorio (Crit) che garantiscono la copertura totale dell’area geografica e che rappresentano l’interfaccia con gli enti locali per le problematiche degli immigrati e sono punti di riferimento per le attivita’ in favore degli alunni e delle famiglie di cittadinanza italiana. Non si tratta solo di monitorare ma di essere propositivi e duttili, sulla base dei bisogni espressi dagli stranieri e creare una rete a supporto della collettivita’ scolastica”. ”Nelle indagini – ha concluso – abbiamo fatto riferimento anche ai Centri territoriali permanenti (Ctp) nei quali vengono tenuti corsi di alfabetizzazione per adulti stranieri dove possono conseguire anche la terza media per poter migliorare cosi la propria integrazione nel mondo del lavoro della nostra realta”’.


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