Formazione

Scuola, se l’educazione finanziaria arriva sui banchi

La materia diventa parte dei programmi scolastici già in essere per l’educazione civica. Il consiglio dei Ministri ha approvato l'altro ieri disegno di legge contenente la disposizione. Uno strumento di inclusione sociale

di Marco Marcocci

Seppur in ritardo, forse ci siamo! L’educazione finanziaria sta entrando, in punta di piedi, nelle nostre scuole e si pone un ambizioso e sacrosanto obiettivo: quello di rendere i ragazzi cittadini consapevoli, capaci di partecipare pienamente alla vita economica del Paese.

L’educazione civica comprenderà quella finanziaria

Il Consiglio dei ministri dell’altro ieri ha approvato il disegno di legge Competitività che, tra l’altro, inserisce l’educazione finanziaria nell’insegnamento dell’educazione civica. Così, finalmente, temi quali la finanza, il risparmio, l’investimento e speriamo tanto altro ancora, entreranno nelle aule delle nostre scuole e verranno trattati con un approccio interdisciplinare e trasversale. Al fine di promuovere la cultura finanziaria, il ddl prevede forme di cooperazione tra soggetti istituzionali e soggetti portatori di interessi economici.

Il ministero dell’Istruzione e del Merito, infatti, definirà le linee guida per lo studio dell’educazione finanziaria nelle scuole, d’intesa con la Banca d’Italia e la Consob e sentite le associazioni rappresentative degli operatori e degli utenti bancari e finanziari. Inoltre, il Mim, la Banca d’Italia e la Consob sottoscriveranno appositi accordi per promuovere la cultura finanziaria, nel rispetto dell’autonomia scolastica.

Il disegno di legge assorbe parte dei disegni di legge sull’insegnamento dell’educazione economica e finanziaria già presenti in Parlamento per i quali lo scorso mese di febbraio c’era stata l’audizione di Banca d’Italia in Commissione.

Educazione finanziaria a scuola: una necessità

In generale, da qualche tempo, sussiste una crescente consapevolezza tra l’opinione pubblica circa l’importanza di acquisire conoscenze e competenze finanziarie e di renderne possibile l’apprendimento già a scuola. Al riguardo il Rapporto Edufin 2022. “Educazione finanziaria: strumento di orientamento in tempo d’incertezza” realizzato dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria in collaborazione con Doxa evidenzia che tra il 2020 e il 2022, la quota di coloro che vorrebbero l’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole, già elevata, è ulteriormente salita (da 86,5 a 89,1 per cento). In Italia c’è urgente bisogno di educazione finanziaria e non solo in ambito scolastico e sono molte le indagini che rilevano che gli italiani hanno competenze finanziarie basse nel confronto internazionale.

Strumento di inclusione finanziaria e sociale

Il possesso delle competenze utili a compiere scelte economiche in maniera responsabile e consapevole risulta fondamentale per aumentare il proprio benessere finanziario e per favorire nella popolazione una partecipazione più attiva e responsabile alla vita economica della società. Anche per questo risulta importante ed urgente promuovere l’educazione finanziaria fin dalla giovane età e la scuola, per definizione, è il luogo più appropriato.

Il tweet di Annamaria Lusardi, presidente del Comitato, è chiaro: «È un importante traguardo per il nostro Paese e ne beneficeremo tutti!»

La foto in apertura è di Daiano Cristini per Agenzia Sintesi.

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