Economia

Scuola, salute e assistenza ospedaliera. Per vincere la sfida Wind ha fatto squadra con 11 non profit

Il progetto "10decimi"

di Redazione

In tutto ammontano a 100mila euro i fondi raccolti finora da “10 decimi”, l’iniziativa di Wind rivolta all’infanzia e che raccoglie sotto un unico cappello alcune onlus italiane che si impegnano nel perseguire progetti comuni. «Abbiamo dato vita a questa iniziativa l’anno scorso in occasione del decimo compleanno della società», spiega l’avvocato Antonella Centra, vicedirettore Affari legali di Wind. Il meccanismo è semplice: Wind mette a disposizione dei suoi partner non profit tre numerazioni telefoniche a cui i clienti possono inviare messaggi del valore di 1 euro. Le donazioni, poi, possono anche avvenire con bonifico (conto corrente numero 1000 9731 di Banca Prossima, IBAN IT76F033 5901600100000009731), carta di credito e ricariche Wind on line al sito www.155.it.
Due le peculiarità del progetto. La prima è il network che ne nasce: hanno infatti già preso vita diverse collaborazioni tra onlus, di cui l’azienda telefonica va molto fiera. «Abbiamo scoperto che i loro rapporti lavorativi vanno oltre la nostra iniziativa. So per certo che stanno lavorando insieme anche in altri contesti», tiene a sottolineare la dirigente. La seconda è la trasparenza. Grazie al sito (www.10decimi.org) i donatori possono seguire l’evoluzione dei progetti. Il tutto avviene attraverso fotografie, filmati, storie che le associazioni pubblicano grazie al supporto tecnologico di Wind. Uno storyboard sempre aggiornato al quale si aggiunge un forum attraverso cui il donatore può chiedere chiarimenti direttamente agli uomini sul campo.
Ai tre numeri telefonici corrispondono le tre grandi aree di intervento. “Scolarizzazione” (45556), su cui lavorano le associazioni Aiuef, Apurimac e Una mano per i bambini, che operano rispettivamente in Uganda, Perù e Filippine; “Salute” (45557), rivolto all’Italia e all’Ucraina, aree in cui le associazioni Peter Pan e Soleterre hanno scelto di operare, per aiutare i bambini malati di cancro; “Sorriso” (45555), che raggruppa associazioni che ogni giorno operano negli ospedali italiani: da Soccorso Clown a Magicaburla, da Ridere per vivere! – Lazio a Dottor Sorriso, da Inconsupertrafra ad Andrea Tudisco. «I tre temi del progetto sono stati pensati per abbracciare la realtà infantile a 360 gradi», aggiunge Centra, «così tocchiamo tutti i momenti della vita di un bambino».
Fino ad ora le onlus coinvolte sono 11 ma chiunque può proporsi: esiste infatti un “Collegio dei saggi” che ha il compito di valutare le candidature. L’avvocato Massimo Tavella, per l’appunto uno dei saggi, puntualizza: «I requisiti sono molto semplici e basilare, ovviamente, è l’attenzione all’infanzia. Innanzitutto valutiamo la serietà e la qualità del lavoro della onlus; poi per noi è fondamentale che l’associazione candidata abbia costi di struttura e organizzazione contenuti per evitare che i soldi raccolti servano per mantenere apparati pesanti». Non esiste una data di fine progetto quindi, rimarca Centra, «c’è sempre tempo per dare il proprio apporto partecipando alla raccolta fondi».


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