Formazione

SCUOLA. Prevenire il bullismo è possibile

Presentati i risultati 2008 di "Essere felici a scuola" il progetto di Fondazione Sodalitas, con Accademia di Comunicazione, Comunità Nuova e Ismo

di Redazione

Essere felici a scuola” è il titolo del progetto che nel corso del 2008 ha coinvolto novanta insegnanti di 38 scuole diverse che hanno sperimentato come sia possibile prevenire il bullismo. Sono stati presentati oggi da Fondazione Sodalitas, con Accademia di Comunicazione, Comunità Nuova e Ismo, i risultati di “Essere felici a scuola”, progetto che si propone di prevenire l’insorgere di atti di bullismo tra i giovani delle scuole di Milano.

«Porto via da questa esperienza una rinnovata carica di fiducia in me stessa, negli altri e nel futuro che, per noi insegnanti, sono i nostri alunni. Ma sono certa che domani potrò fare qualcosa di buono solo se saprò costruire relazioni significative ed autentiche con i miei compagni di viaggio, sulla strada che la vita ci farà percorrere». Il commento di un’insegnante di scuola media che ha partecipato ai laboratori riassume il valore dell’esperienza che i professori testimoniano al termine degli incontri.

Avviato nel 2008 con il sostegno del Comune di Milano, di Edison, Fondazione Cariplo e Ubs, “Essere Felici a scuola” nel primo anno di attività ha coinvolto 90 insegnanti di Milano, permettendo di raggiungere oltre 2.500 studenti.

L’obiettivo è aiutare i professori delle scuole milanesi a sviluppare una migliore capacità di relazione con i propri studenti e disporre così di uno strumento efficace  per prevenire l’insorgere di atti di bullismo. «Gli insegnanti – afferma Vito Volpe, presidente di Ismo – non sempre hanno esperienza su come utilizzare nei processi formativi le dimensioni del gruppo. Per questo organizziamo un corso che, in linea con le metodologie e le tecniche di gruppo, insegna come potenziare le capacità sociali dell’agire in situazioni collettive ed istituzionali. Si lavora sul sentimento di fiducia dei docenti, per restituire loro quindi fiducia e autorità, soprattutto se in classe ci sono adolescenti che assumono comportamenti da bulli. Il bullo non va criminalizzato, ma aiutato ad indirizzare meglio la propria forza. Occorre entrare in relazione con lui in modo diretto e umano, sottraendogli la posizione di leader che si è creato. Prevenire è l’attività che gli insegnanti devono fare insieme ai genitori».

Per raggiungere l’obiettivo i docenti sono stati coinvolti in Laboratori esperienziali di quattro giorni, tenuti al di fuori delle scuole di appartenenza, avendo la possibilità di aprirsi a un confronto guidato da formatori professionisti, scambiare idee e percezioni,  sviluppare in modo condiviso competenze di relazione utili a rapportarsi giorno per giorno con gli studenti.

Ma il progetto “Essere felici a scuola” prevede dopo i laboratori un percorso di affiancamento della durata di sei mesi. I professori sono supportati dai formatori nell’attuazione sul campo di quanto appreso, vsono aiutati a superare le difficoltà che inevitabilmente incontrano, diventano testimoni per i loro colleghi formando così una comunità di docenti capaci di essere “agenti di relazione”.
Don Gino Rigoldi, presidente di Comunità Nuova, ha sottolineato l’importanza delle relazioni tra studenti e insegnanti nella crescita dei giovani: «Per chi insegna, la relazione deve essere una scelta e una disciplina. Non è la simpatia spontanea, il feeling: occorre seguire dei seminari per impararla. Occorre anche uno stile di comportamento, perchè il logorio è forte. Direi anzi che scegliere di costruire una relazione con gli alunni è quasi una virtù etica: equivale a riconoscerli come persone, a “vederli” e valorizzarli. Gli insegnanti segnano la vita. Una buona maestra cambia il futuro di un bambino, un professore delle superiori gli dà il seme dei suoi valori da adulto».

I risultati positivi raggiunti nel 2008, e l’interesse suscitato nelle scuole, sono i presupposti per far crescere ulteriormente l’iniziativa nel 2009. I prossimi laboratori esperienziali che si terranno dal 2 al 5 marzo, dal 12 al 15 maggio e dal 7 al 10 luglio, sono realizzati grazie al contributo dei sostenitori del progetto e quindi gratuiti per le scuole e per gli insegnanti.

È fondamentale che gli interessati si iscrivano sin da subito per predisporre i gruppi di lavoro e permettere agli istituti di programmare la partecipazione dei loro docenti
L’obiettivo è di coinvolgere nel 2009 altri 100 professori e di estendere il progetto anche agli istituti della Provincia di Milano.

Essere Felici a scuola rafforza anche la collaborazione istituzionale tra Fondazione Sodalitas e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. «L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Fondazione Sodalitas sono legate fin dal 2003 da un Protocollo d’Intesa da cui nasce la collaborazione di cui oggi parliamo, e a cui tengo molto, perché mira a rafforzare i rapporti tra  Scuola e Impresa per offrire ai giovani gli strumenti più efficaci per affrontare le sfide della società della conoscenza, per competere con i propri coetanei europei, per affermarsi negli studi e nel lavoro» ha sottolineato Anna Maria Dominci, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia. «In questo stesso orizzonte di valori e di impegni, esprimo una sincera gratitudine a Fondazione Sodalitas per aver offerto alle scuole milanesi un progetto come “Prevenzione Bullismo – Essere felici a scuola” il cui interesse va al di là del settore scolastico, per investire l’intero tessuto sociale».
Gli enti che hanno sostenuto il progetto hanno confermato l’impegno anche per il 2009. Un segnale importante per affrontare temi sociali legati alla crescita delle nuove generazioni e permette che “Essere felici a scuola” possa crescere e dare continuità alle sue attività.

Per informazioni e iscrizioni ai laboratori contattare Ismo: Elena Meneguzzo (elena.meneguzzo@ismo.org tel 02.72000497)

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