Cultura

Scuola: per salesiani riforma Moratti è ok

La riforma Moratti, che riporta l'obbligo scolastico ai 14 anni, trova pieno sostegno da parte dei Salesiani i

di Redazione

La riforma Moratti, che riporta l’obbligo scolastico ai 14 anni, trova pieno sostegno da parte dei Salesiani in quanto rappresenta una ”importante innovazione”, un antidoto contro ”la dispersione scolastica” e la piaga della disoccupazione. La biforcazione tra due possibili percorsi dopo la terza media inferiore, cioe’ tra istruzione quinquennale e formazione professionale, e’ ”un’opportunita’ culturale a vantaggio dei giovani”, spiega Stefano Colombo, presidente della Federazione CNOS-FAP (Centro nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale). L’introduzione del secondo canale, chiamando in causa i vari istituti tecnici e professionali, rappresenta una ”importante sfida” per le sessanta scuole salesiane presenti in settanta regioni d’Italia. Nonostante le difficolta’ iniziali, come il recupero delle risorse finanziarie da parte delle regioni e il riassetto del personale, la riforma, che ”dovrebbe portare i primi frutti nel giro di 10 anni”, servira’ ad abbassare i livelli della disoccupazione. ”La riforma Moratti si interseca bene con la recente riforma Maroni sul lavoro”, afferma Pasquale Ransenigo, responsabile dell’ufficio socio-politico della CNOS-FAP. ”Il raccordo tra qualifiche e mercato del lavoro sara’ piu’ agevolato grazie ai percorsi professionalizzanti di vari livelli. Si va sicuramente verso una maggiore flessibilita”’, commenta. Secondo le previsioni di Ransenigo i profili piu’ richiesti nel futuro mercato occupazionale riguarderanno l’area della metalmeccanica, dell’ elettronica e del terziario-alberghiero. ”Oggi in Italia stiamo perdendo molte di queste professioni a causa di un culto del titolo che in Europa e’ totalmente superato”, conclude.


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