Famiglia
Scuola: pediatra contesta la “campanella”
La 'campanella' suona troppo presto, e non rispetta i tempi dell'apprendimento
di Redazione
Da Adnkronos Salute. Trilla al mattino, quando il cervello di bimbi e teenager e’ ancora in letargo, e li mette all’uscio proprio quando avrebbero piu’ probabilita’ di conquistare un bel ‘9’ in pagella. Sui banchi, infatti, le migliori performance si hanno tra le 10 e le 17, ma gli orari in cui il cervello degli studenti da’ il meglio ‘cozzano’ con quelli dell'”offerta formativa, impostata su altri tempi, comodi per la burocrazia ma non per l’apprendimento”.
A mettere sotto accusa l’organizzazione dell’orario scolastico, che non sempre rispetta i ritmi dell’organismo, e’ Italo Farnetani, pediatra e docente dell’universita’ degli studi di Milano. L’esperto invita i genitori a “intervenire, proprio in base all’autonomia scolastica concessa dalla recente riforma della scuola, e dare un contributo per ottimizzare l’orario scolastico con le capacita’ di apprendimento del proprio figlio”. E’ inoltre importante che mamma e papa’ “conoscano i ritmi di apprendimento migliori per l’organismo umano perche’ possano – spiega il pediatra all’Adksalute – per quanto gli compete durante le fasi della giornata in cui i bambini studiano a casa, pianificare l’organizzazione dello studio nel modo piu’ adatto ai figli”.
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