Formazione

Scuola: lettera della Moratti alle scuole invita a cultura del dialogo

La tragedia di Beslan deve essere occasione per momenti di riflessione sulla minaccia del terrorismo e per affermare la necessita' di una cultura del dialogo.

di Redazione

La tragedia di Beslan deve essere occasione per momenti di riflessione sulla minaccia del terrorismo e per affermare la necessita’ di una cultura del dialogo. E’ quanto scrive il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, nella lettera inviata ai dirigenti scolastici e ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado. ”I tragici eventi di Beslan, che hanno stroncato nei giorni scorsi la vita di tanti esseri umani tra cui numerosi bambini, hanno suscitato nel mondo intero sentimenti di dolore, di sdegno e di ferma condanna del terrorismo. In un momento cosi’ drammatico di questo inizio di terzo millennio – afferma il ministro – appare piu’ che mai necessario che i popoli si stringano pacificamente in una catena di cooperazione, solidarieta’, promuovano il dialogo e l’integrazione tra culture e collaborino per dare valore e prospettive di vita e di benessere alle giovani generazioni”. A questo scopo, secondo la Moratti ”grande e insostituibile si rivela il compito della scuola nell’educare al rispetto della persona e della vita umana, ai valori della liberta’, della convivenza civile, della democrazia e nell’alimentare e sostenere negli studenti quella fiducia nella societa’ e quella speranza nel futuro che costituiscono motivazione e incentivo per la loro crescita umana, civile e culturale”. ”La scuola italiana, sede privilegiata di educazione e formazione ai valori e ai diritti della persona – continua il ministro – vive anch’essa, con tutte le sue componenti, dai dirigenti al personale, agli studenti e alle famiglie, con accorata e responsabile partecipazione il tragico evento. Sorretta da tali convincimenti – aggiunge la Moratti – prego i Dirigenti di voler opportunamente interessare le rispettive istituzioni scolastiche perche’, nella loro autonomia e con le modalita’ ritenute piu’ idonee, traggano dai tragici fatti di Beslan occasione per momenti di raccoglimento, riflessione e approfondimento sulla minaccia del terrorismo che incombe sull’umanita’, sulla necessita’ a operare per la realizzazione di una unione duratura e pacifica tra i popoli e per l’affermazione della cultura del confronto, del dialogo, della comprensione, della collaborazione, del rispetto reciproco, unitamente a una ferma condanna del terrorismo. Saranno i docenti – conclude il ministro – con la loro sensibilita’ pedagogica, a individuare, in relazione all’eta’ e ai livelli di maturazione degli studenti, le forme e i momenti piu’ opportuni per soffermarsi sull’evento e commemorarne le vittime”.


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