Non profit
SCUOLA. Legambiente, «No a classi differenziali»
' «L'Italia torna 30 anni indietro», ha detto Vanessa Pallucchi, responsabile nazionale Legambiente Scuola
di Redazione
Esprime così la netta contrarietà dell’associazione ambientalista alla mozione della Lega Nord in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo approvata alla Camera.
«Nel 1977, con la legge 517, l’Italia ha dato prova di civilta’ abolendo le classi differenziali per gli studenti svantaggiati – commenta Vanessa Pallucchi – e da allora le scuole hanno sempre lavorato con successo nell’ottica dell’integrazione fra i ragazzi e la valorizzazione delle diversità. Tornare oggi a quella realtà, istituendo classi per soli stranieri, rappresenta un provvedimento grave, che mina i diritti dell’infanzia, l’integrazione dei cittadini stranieri e la coesione sociale di tutto il nostro Paese».
«Proprio l’accoglienza – aggiunge la responsabile di Legambiente Scuola e Formazione – e’ sempre stato un valore aggiunto della scuola italiana che ha integrato ogni bambino nel sistema d’istruzione senza discriminazioni di religione, razza, nazionalità e condizione sociale. L’integrazione, per altro, non e’ assimilazione culturale, come sostiene la Lega nel difendere la sua mozione, ma sviluppo di competenze di convivenza nel rispetto delle diversita’, e rappresenta una grande opportunita’ di crescita non solo per chi va a scuola ma per la comunità tutta».
«Invece di creare nuove classi con costi aggiuntivi per lo Stato – conclude Pallucchi – sarebbe molto piu’ opportuno aumentare alle scuole i fondi necessari all’impiego di mediatori culturali. Negli ultimi 7 anni, infatti, a fronte di un aumento esponenziale di bambini stranieri nelle scuole italiane, i finanziamenti per l’integrazione sono rimasti invariati».
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