Pari opportunità

Scuola in ospedale, un visore speciale per i piccoli pazienti di Padova

A consegnarlo agli operatori dell’area pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova la Fondazione Andrea Bocelli. Laura Biancalani, direttore generale della fondazione: obiettivo dell'iniziativa «è garantire che anche i piccoli pazienti ricoverati nei reparti ospedalieri possano beneficiare di attività socio educative integrate attraverso strumenti e linguaggi innovativi»

di Alessio Nisi

visore

Un visore, quello consegnato dalla Fondazione Andrea Bocelli all’area pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova, che vuole facilitare l’apprendimento dei piccoli pazienti e che è capace di far vivere a chi ne fa utilizzo un’esperienza immersiva nella realtà mista: una tecnologia che fonde il mondo reale con quello virtuale e che va ad integrare l’offerta progettuale della fondazione stessa a supporto della Scuola in ospedale.

Un’iniziativa resa possibile grazie al sostegno di Fondazione Kpmg, partner di Andrea Bocelli foundation, nel rendere possibile la realizzazione di Empowering people and communities, mission che ha come focus principale l’educazione, strumento per liberare il potenziale umano e costruire un futuro di opportunità, dignità e crescita per tutti. 

Gli atelieristi digitali

În particolare, il visore è stato dato in dotazione agli atelieristi digitali dell’area pediatrica del centro veneto (che operano sulla rete Associazione ospedali pediatrici italiani – Aopi a supporto della Scuola in ospedale). L’atelierista digitale è un esperto in media education che supporta insegnanti, bambini e famiglie nell’integrazione delle tecnologie con le attività curricolari tradizionali. Questa figura, centrale nella comunità educante per i bambini ospedalizzati, è messa a disposizione a Padova grazie al supporto della Fondazione Kpmg. 

Gli atelieristi e i piccoli pazienti dell’area pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova durante la consegna del visore

Garantire una istruzione di qualità inclusiva ed equa

Presenti alla consegna del visore, Laura Biancalani, direttore generale di Andrea Bocelli foundation, Silvia Di Francesco e Vito Antonini per Fondazione Kpmg. «Questo progetto, nato nel contesto del protocollo d’intesa tra la Fondazione Andrea Bocelli e il ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’Associazione ospedali pediatrici italiani», spiega Laura Biancalani, «si propone di mettere in luce quanto dichiarato nell’Sdg n.4 delle Nazioni unite: garantire una istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento per tutti».

Anche i piccoli pazienti. L’obiettivo, aggiunge, «è garantire che anche i piccoli pazienti ricoverati nei reparti ospedalieri possano beneficiare di attività socio educative integrate attraverso strumenti e linguaggi innovativi che offrano opportunità per il loro benessere e la loro crescita personale».

«La Fondazione Kpmg e l’intero network sono orgogliosi di supportare il progetto Educazione in Ospedale», sottolinea Vito Antonini, partner Kpmg, «nella convinzione che l’istruzione, la formazione e l’investimento sulle giovani generazioni siano il vero motore per generare un impatto positivo sulle comunità».

Conoscenza e competenze, precisa Antonini, «sono il nostro Dna, per questo siamo impegnati nel sostenere l’iniziativa, che contiene alcuni elementi a nostro avviso fondamentali per contribuire alla creazione di una società più equa e inclusiva: attenzione per più fragili, intelligente connessione tra il fondamentale elemento umano e l’innovazione tecnologica, oltre alla partnership con un attore di grandissimo standing ed efficacia quale Abf».

Il visore per la Realtà aumentata consegnato dalla Fondazione Andrea Bocelli all’area pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova

A proposito del visore

Oggi, con questa ulteriore strumentazione digitale i piccoli pazienti avranno la possibilità da espandere i propri orizzonti, immergendosi in una realtà virtuale che permette loro di sperimentare nuovi contenuti, inclusi videogiochi, guardare film dentro enormi sale cinematografiche, conoscere persone e, soprattutto, stimolare la creatività. Meta q3 è il naturale complemento al complessivo progetto che si realizza con il supporto all’atelierista: perfetto esempio di come la tecnologia innovativa possa affiancare e completare, senza sostituire, l’elemento umano off line che rimane centrale.

Ad oggi sono oltre 17mila gli studenti raggiunti dagli interventi progettuali Abf nelle scuole degli ospedali pediatrici aderenti ad Aopi.  L’Abf digital lab ideato da Andrea Bocelli Foundation è reso possibile grazie anche al sostegno di Generali e dei suoi agenti che hanno contribuito al kick off di progetto per la realizzazione dell’Abf teachbus e la sua implementazione per l’attività educativa a bambini e ragazzi in cura. 

Il digital lab

L’iniziativa si inserisce nel progetto educativo Abf digital lab, che prevede l’integrazione di strumentazione tecnologicamente avanzata al fianco dei programmi didattici già attuati dal ministero all’interno degli ospedali pediatrici.

Il teachbus. Avviato nel febbraio 2022 presso il Dipartimento di salute della donna e del bambino di Padova, il progetto ha preso forma grazie alla donazione della fondazione dell’Abf teachbus, un’unità mobile appositamente progettata per contenere tablet e computer, strumenti indispensabili per favorire la didattica a distanza. Il teachbus, un vero laboratorio digitale su ruote, è stato consegnato insieme alla piattaforma Abf educational, che offre contenuti educativi.

In apertura e nel testo foto dell’ufficio stampa Fondazione Andrea Bocelli

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