Formazione

Scuola: il turismo culturale frutta 2 miliardi di euro

Ma pericoli e “fregature”, anche in questo ambito, sono sempre in agguato

di Gabriella Meroni

E’ proprio in questo periodo che si svolgono gli ormai tradizionali viaggi di istruzione, in Italia e all’estero, e studenti e insegnanti si preparano a fare i bagagli. Un mercato, quello del turismo scolastico, con un giro d’affari che è statoi d oltre 2.000 miliardi di lire nel 2001 (2 miliardi di euro). Ma pericoli e ?fregature?, anche in questo ambito, sono sempre in agguato. Il mercato del turismo scolastico coinvolge ogni anno circa 370 mila classi e almeno 4-5 milioni di studenti. Lo scorso anno, secondo i dati del Centro studi turistici di Firenze, sono stati oltre 245 mila i viaggi di istruzione, pari a circa 7 per istituto, e a partire sono stati 4 milioni e 300 mila tra studenti e docenti. Tra le mete nazionali più richieste dalla scuola italiana, al primo posto Roma e Firenze. Tra quelle oltreconfine, in vetta si piazza la Francia, seguita dalla Spagna. E spazio stanno conquistando anche le mete naturalistiche. Secondo ?Telefono Blu Sos Turismo?, il 32% dei viaggi di istruzione sarebbe costituito da itinerari culturali, il 12% concerne proposte di viaggio a contatto con la natura, il 17% singole visite in citta’ d’arte, il 20% itinerari nelle grandi capitali europee. Molto, però, c’è ancora da fare per migliorare la qualità dell’offerta e della domanda. Da un lato, sottolineano alcuni tour operator specializzati nelle vacanze scolastiche, c’è ancora la negativa abitudine, da parte dei dirigenti scolastici, di pretendere di portare una classe in un hotel 4 stelle pagando prezzi bassi e non curandosi di eventuali danni o disturbi provocati agli altri clienti. Dall’altro, c’è una diffusa carenza di strutture ricettive idonee, in grado di offrire una accoglienza con un buon rapporto qualità-prezzo. Sono comunque sempre più numerosi gli esempi di docenti e studenti in cerca di percorsi didattici nuovi e di qualità, alla scoperta della natura o alla ricerca, ad esempio, di vecchi siti industriali che hanno segnato la storia del ‘900. In media, la quota di partecipazione per i viaggi in Italia si aggira intorno alle 283.068 lire; quasi il doppio la cifra da sborsare per superare i confini: 519.783 lire. Le brutte sorprese però, anche per il turismo scolastico, sono sempre in agguato. Per prevenirle, questi i consigli di Telefono Blu: – Prenotare il viaggio da agenzie conosciute e attenzione ai prezzi stracciati. – Farsi consegnare il contratto per intero. – Giunti sul posto, pretendere che le condizioni vengano attuate. In caso contrario, documentare i disagi e contattare l’agenzia tramite la scuola. – Documentare anche con filmati e foto gli eventuali disagi negli alberghi. – Per gravi mancanze, preparare la contestazione richiedendo l’eventuale rimborso.


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