Cultura

Scuola: il prezzo dei testi scolastici è al di sotto dell’inflazione

Lo ha reso noto l'Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione.

di Selena Delfino

I prezzi dei libri scolastici crescono, ma dell’1,16% al di sotto dell’inflazione. E’ il dato registrato dall’Ispo, Istituto per gli studi sulla pubblica opinione, nell’ambito di una ricerca commissionata dall’Aie, Associazione italiana editori. L’incremento del prezzo dei testi delle scuole secondarie si manterrà per quest’anno al di sotto dello stesso dato medio del 2003, quando l’aumento registrato è stato dell’1,35%. Dunque, l’aumento dei prezzi rallenta, ma aumenta la percezione degli italiani del valore dell’istruzione dei figli, tanto da far scendere le priorità per un bene importante come la casa. In base all’analisi effettuata per il secondo anno consecutivo da Ispo per AIE sui dati di listino dei 33.811 libri di testo presenti in commercio, emerge che nel 2004 i prezzi hanno subito un incremento medio dell’1,16%. Si riscontra così per la scuola media di I grado un incremento dei libri di testo dell’1,56% (nel 2003 era dell’1,78%), un “crollo” dei prezzi dei dizionari/atlanti (l’incremento medio dei prezzi di questi prodotti, infatti, passa dall’1,71% dell’anno scorso allo 0,76% di quest’anno) e una sostanziale stabilità nei prezzi dei libri di supporto. Ancora più evidenti le tendenze al ribasso dei testi destinati alle scuole secondarie superiori. Se per i libri di testo e quelli di supporto si registra una variazione significativa ma non eclatante (l’incremento 2004 è dell’1,32% rispetto al +1,56% del 2003), colpisce anche qui il “crollo” degli incrementi dei prezzi che hanno subito atlanti e dizionari (che passano dall’1,49% del 2003 allo 0,88% del 2004). In particolare, analizzando le singole materie, si scopre che l’incremento di spesa per i testi di lingue straniere è inferiore dello 0,43% rispetto allo scorso anno, seguito dai testi di greco e latino (- 0,26%) da storia e geografia (0,17% in meno) e dall’italiano (-0,13%). Fanalino di coda restano le materie scientifiche, che richiedono un lavoro di redazione, impaginazione e correzione con costi difficili da abbattere: scienze, biologia e chimica segnano lo 0,05% in meno, matematica solo lo 0,02%. “Sono cifre direi molto chiare – ha dichiarato il presidente del Gruppo Editoria Scolastica dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Roberto Gulli – I libri hanno avuto un incremento ben più basso del costo della vita: gli editori confermano la tendenza ad un’attenzione al controllo dei prezzi, a fronte dei problemi più generali dei rincari”.

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