SCUOLA, il Moige: “Col nuovo decreto auspichiamo più chiarezza, autorevolezza e rigore”

Maria Rita Munizzi: “Positivi gli strumenti individuati nel nuovo decreto legge sulla scuola, a partire dal ripristino del voto di condotta, che consente una valutazione più ampia della crescita e della maturazione dei ragazzi, ed è una prima risposta al problema dilagante del bullismo. Altrettanto importante l’aver riportato al posto che meritano materie come l’educazione alla cittadinanza ed alla costituzione, e più in generale aver cercato di portare ordine e chiarezza nell’istituzione scolastica sia attraverso l’utilizzo di criteri più razionali, come il voto in pagella accanto al giudizio, sia attraverso la preannunciata reintroduzione del maestro unico, una soluzione valida dal punto di vista didattico”. “Il decreto legge contiene molte interessanti novità”, ha dichiarato Maria Rita Munizzi, Presidente Nazionale del Moige. “Tra le principali troviamo senza dubbio il ritorno del voto in condotta, un giudizio che andrà a pesare sulla valutazione finale degli studenti, incidendo sulla promozione e diventando così un vero e proprio strumento di contrasto anche al fenomeno bullismo. E’ giusto che nella valutazione generale dei ragazzi rientri a far parte con nettezza il giudizio sul loro comportamento: altrimenti potremmo assistere al paradosso di giovani capaci, magari anche studiosi, ma privi di regole, un pericolo quindi per gli altri e per il loro stesso futuro. Sulla stessa linea si muove la reintroduzione dell’educazione civica, con il nome di ‘cittadinanza e Costituzione’, mentre la reintroduzione del voto accanto al giudizio, così come la preannunciata reintroduzione del maestro unico alle elementari possono ben inquadrarsi nell’esigenza di ridare maggior chiarezza e razionalità all’intero meccanismo scolastico. Consideriamo per finire fondamentali i provvedimenti annunciati contro il caro-libri, così come tutti quegli strumenti pensati per venire incontro alle esigenze delle famiglie: in tal senso auspichiamo un sempre maggior coinvolgimento dei genitori nella scuola, perché questa sia il luogo privilegiato dell’educazione alla conoscenza ed alla disciplina”.