Welfare

Scuola: i sindacati tornano sulla legge sui precari

Oggi è incorso a Roma una manifestazione davati alla sede del ministero dell'istruzione

di Carmen Morrone

Un decreto legge per correggere le modifiche apportate alle graduatorie permanenti degli insegnanti, introdotte con la legge 143 approvata lo scorso aprile. E’ quanto chiedono i sindacati confederali della scuola, che oggi hanno organizzato un presidio a viale Trastevere, davanti alla sede del ministero dell’Istruzione, al quale stanno partecipando centinaia di precari giunti a Roma da tutta Italia. “Occorre un decreto legge per evitare che le norme abbiano valore retroattivo – spiega Enrico Panini, segretario nazionale della Flc-Cgil – perche’ cosi’ si scombussolano posizioni a domande gia’ presentate. Ci vuole garanzia di risorse per le altre centomila immissioni in ruolo in tre anni strappate al governo. Bisogna che il ministro Moratti si decida a farsi carico dei diritti di questi lavoratori anziche’ contemplare silente la tensione che si sta vivendo”. Tra i punti piu’ contestati della 143, la legge di conversione del decreto sulle graduatorie, oltre alla retroattivita’, anche il raddoppio dei punti per il servizio prestato nelle scuole di montagna e la valutazione del servizio non specifico, per cui si valuta anche quello prestato in classi di concorso diverse da quelle per cui si e’ abilitati, cosa che, secondo i sindacati, favorisce non i precari ma i docenti gia’ in ruolo. Per questi ultimi, inoltre, la legge riduce l’aliquota di mobilita’. “Questa legge – sottolinea Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola – doveva servire per riequilibrare alcuni elementi di valutazione che avevano sviluppato una forte protesta e un contenzioso vastissimo. La situazione finale e’ quasi peggiore del punto di partenza. E’ urgente individuare soluzioni che ristabiliscano condizioni di legittimita’ altrimenti questa legge sara’ travolta da ricorsi che giungeranno fino alla Corte costituzionale”. I precari inseriti nelle graduatorie permanenti sono oggi centinaia di migliaia. Tra questi, diverse decine di migliaia sono coinvolti nelle modifiche dei punteggi in graduatoria dovute alla 143. “Vogliamo un impegno concreto sul piano pluriennale delle assunzioni – rileva Massimo di Menna, leader della Uil Scuola – il ministro deve dirci quante saranno nei prossimi anni. Si deve dare certezza a tutti i precari del diritto delle graduatorie”. In questo momento i tre segretari delle Confederazioni sono stati ricevuti al ministero dal capo dipartimento Pasquale Capo, assieme a una delegazione di precari.


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