Welfare

Scuola e aziende: tornano i cda dentro gli istituti?

L'idea, applauditissima, lanciata da Gian Felice Rocca, responsabile di Confindustria per l'Education

di Redazione

Al seminario promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione sull’istruzione tecnica e professionale, Gian Felice Rocca, responsabile di
Confindustria per l’Education, era stato il piu’ applaudito, perfino
piu’ di Romano Prodi, antico supporter dell’istruzione tecnica.
Un successo che l’imprenditore, alla guida di un’azienda da 45.000
dipendenti (Techint), si era guadagnato con un discorso incalzante,
pronunciato di fronte ad una platea formata soprattutto da presidi di
istituti tecnici di tutta Italia accorsi a Roma forse proprio con la
speranza di sentirsi dire le cose che Rocca ha potuto dire in modo
piu’ libero rispetto ai politici: che l’istruzione tecnica e’ stata ed
e’ tuttora un pilastro dell’economia italiana, che la competitivita’
dell’Italia dipende in larga misura dalle sue aziende industriali, che
proprio per questo serve un rapporto piu’ stretto tra gli istituti e
le imprese per la definizione dei profili formativi e dei curricoli, e
che in questa partita i presidi delle scuole autonome possono svolgere
un ruolo decisivo, da veri manager, magari con la possibilita’ di
reclutare gli insegnanti, premiare i migliori, e punire i lavativi.

Concetti e proposte che Rocca ha ripreso anche nell’intervista
rilasciata domenica 20 a Gabriela Jacomella del “Corriere della Sera”.
aggiungendo un’idea che nel seminario aveva formulato in termini meno
espliciti: “crediamo che l’istruzione tecnica necessiti di uno statuto
speciale, con scuole dotate di propri consiglieri e cda (consigli di
amministrazione, ndr) spesso presieduti da industriali”.
I cda d’altra parte esistevano anche in Italia prima del varo dei
consigli di istituto (1974), e sono previsti nel Regno Unito per i
“City Technology Colleges”, istituiti da Tony Blair proprio per
rafforzare la cooperazione tra scuole tecniche e aziende. “Se
ripristineranno i cda nelle scuole”, ha concluso Rocca, “il mondo
delle imprese e’ pronto a una chiamata in questa direzione”. Ma a quel
punto, va detto, si porra’ il problema di una chiara e funzionale
distinzione dei ruoli tra gli amministratori dei cda e i dirigenti
delle scuole.

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