Politica

Scuola: così il riparto dei 70 milioni per i tablet

I 70 milioni per i dispositivi digitali da dare in comodato d'uso agli alunni saranno distribuiti fra le scuole tenendo conto anche dell’indicatore Ocse Escs (per il 70% del totale dell’importo), che consente di individuare le aree dove ci sono famiglie più bisognose e dove sono meno diffuse le dotazioni digitali. Nella primaria e nella secondaria di primo grado arrivano mille assistenti tecnici informatici

di Redazione

Mille assistenti tecnici informatici per dare supporto ai docenti per la didattica a distanza: saranno assegnati alle istituzioni scolastiche del primo ciclo, dove oggi queste figure non esistono. 43,5 milioni per pulizie straordinarie e acquisto di gel e prodotti igienizzanti. 2 milioni di euro in più nel Fondo per le emergenze educative del MIUR, utilizzabili per le esigenze delle scuole per fronteggiare l’emergenza Coronavirus sul piano della didattica. E soprattutto gli 85 milioni di euro per il potenziamento della didattica a distanza.

C’è tutto questo nel decreto ministeriale firmato oggi da Lucia Azzolina per l’attuazione di quanto previsto dal #CuraItalia’. Degli 85 milioni, 10 potranno essere utilizzati dalle istituzioni scolastiche per favorire l’utilizzo di piattaforme e-learning, per dotarsi di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza o per potenziare quelli già in loro possesso. Altri 70 milioni saranno utilizzabili per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali per la fruizione della didattica a distanza. I restanti 5 milioni serviranno a formare il personale scolastico.

I 70 milioni per i dispositivi digitali saranno distribuiti fra le scuole tenendo conto sia del numero totale di alunni dell’istituto (per il 30% del totale dell’importo), sia dell’indicatore Ocse Escs (per il 70% del totale dell’importo), che consente di individuare le aree dove ci sono famiglie più bisognose e dove, soprattutto, sono meno diffuse le dotazioni digitali. «Abbiamo scelto un criterio che ci consentirà di raggiungere meglio le zone del Paese e le famiglie dove c’è maggiore necessità», sottolinea Azzolina. Il Ministero invierà una circolare operativa alle scuole e i soldi saranno immediatamente spendibili.

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