Cultura

Scuola: alunni stranieri il 2% del totale

La maggior concetntrazione alle scuole elementari

di Gabriella Meroni

La scuola italiana diventa sempre piu’ multietnica, con un aumento rilevante della presenza di alunni stranieri negli ultimi cinque anni. Nell’ anno scolastico 2000-2001 erano 147.406 gli allievi non italiani (compresi i comunitari), cioe’ l’ 1,84% dell’ intera popolazione scolastica. Le nazionalita’ rappresentate sono ben 182, con Albania e Marocco nelle prime due posizioni.

Sono alcuni dei dati di cui si e’ parlato oggi in un convegno internazionale (”La scuola dell’ incontro: immigrazione e percorsi scolastici in Italia e inEuropa”) alla Fondazione Agnelli a Torino, in cui sono stati presentati i risultati della ricerca ”Appartenenza etnica, processi di socializzazione e modelli formativi”, promossa dalla stessa Fondazione Agnelli e dal Ministero dell’ Universita’ e coordinata dalla professoressa Luisa Ribolzi dell’ Universita’ di Genova.

La distribuzione degli alunni immigrati per ordine di scuole mostra la maggior presenza nelle elementari, seguite da medie (dove il numero si e’ triplicato negli ultimi cinque anni), materne e scuole superiori. L’ incidenza sul territorio nazionale vede una prevalenza nel Nord Ovest. Ai primi posti, nell’ ordine, le province di Milano, Roma, Brescia, Torino. Dalla ricerca (realizzata tramite questionari a due gruppi di ragazzi italiani e stranieri di terza media, quasi mille in totale, in nove citta’ italiane)emerge che fra gli alunni immigrati prevale l’ aspirazione a restare in Italia (37,1%), mentre il 15,3% preferirebbe tornare al paese d’ origine e il 13,2% cambiare paese. I restanti si dichiarano incerti.

Il percorso scolastico degli stranieri risulta assai piu’ discontinuo degli italiani (il 30% ha cambiato corso di studi anche per ragioni dovute all’ esperienza migratoria), e nel 60% dei casi si registra un ritardo nel curriculum, contro il 7,8% degli italiani. Il 57% dei ragazzi stranieri si colloca inoltre su livelli di rendimento bassi o medio-bassi, con forti differenze, comunque, a seconda della provenienza. Per contro, fra i ragazzi stranieri emerge una piu’ forte convinzione dell’ importanza della formazione e dell’ obbligo scolastico rispetto ai loro compagni italiani, dei quali ben il 32% dichiara di andare a scuola perche’ obbligato (a fronte del 18% degli stranieri).

L’ 89% degli italiani e il 79% degli stranieri intendono proseguire gli studi dopo la terza media. Prevale fra gli immigrati un maggior senso di incertezza rispetto al futuro e alle aspettative da coltivare. Risulta anche che il 22,7% dei ragazzi stranieri (13,3% degli italiani) preferirebbe una scuola con studenti solo del suo gruppo nazionale, e il 28,9% (16,2% degli italiani) una scuola con studenti solo della sua religione.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.