Formazione
Scuola, al via tre giorni di mobilitazioni
In vista dello sciopero nazionale del 26 marzo, venerdì, sabato e domenica presidi e flash mob per chiedere l’apertura in presenza e in sicurezza. Il sostegno del pedagogista Daniele Novara : «Chiudere le scuole vuole dire mettere in discussione le basi della nostra democrazia»
di Redazione
Il 26 marzo sarà una giornata di mobilitazione nazionale per lo sciopero della scuola contro la Didattica a Distanza e per la riapertura di tutte le scuole, dal nido all’università. In vista di tale data a Firenze, Milano, Napoli, Roma, Arezzo, Perugia, Modena, Parma, Reggio Emilia, Trieste, Bologna, Genova sono in programma presidi e flashmob per domani (19 marzo), sabato e domenica.
Il Comitato "Priorità alla Scuola" è mobilitato su due fronti: per chiedere l'immediata riapertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado e per ottenere maggiori investimenti per la scuola pubblica.
In sostegno dello sciopero il pedagogista Daniele Novara ha realizzato un video nel quale dichiara: «Chiudere le scuole vuole dire mettere in discussione le basi della nostra democrazia” dice per lanciare la mobilitazione».
La mobilitazione del 26 marzo è stata indetta da Priorità alla Scuola in concomitanza con lo sciopero proclamato dai Cobas, a cui ha già dato la sua adesione il Coordinamento Nazionale Precari Scuola.
In una nota si legge: "La scuola è uno dei fondamenti del patto sociale che unisce la comunità. Senza scuola non ci sono diritti.
L’obiettivo della manifestazione – precisa la nota – è chiedere che una congrua parte del Recovery Fund sia riservata al rilancio della scuola pubblica: servizi educativi per l’infanzia, scuola dell’obbligo, superiori di secondo grado, dal nido all’università, il diritto allo studio deve essere tra le vere priorità del Paese; deve essere garantito anche un incremento della spesa pubblica annua portandola almeno ai livelli della media europea, pari al 5% del Pil".
Il primo urgente provvedimento di riforma riguarda l’immediata riduzione del numero di alunni/e per classe, fissando un tetto massimo di venti, abolendo ogni possibilità di accorpamento per le classi successive. Si chiede che i finanziamenti del Recovery Fund siano utilizzati per il potenziamento di tutto il personale scolastico, con un piano di assunzioni e di stabilizzazione dei docenti precari, adeguamento degli spazi e degli edifici scolastici, con ripristino di vecchi edifici e realizzazione di nuovi.
Le mobilitazioni:
Firenze Venerdì 19 marzo, ore 15, piazza della Signoria, flashmob.
Milano
Venerdì 19 marzo, ore 9, piazza Cordusio, biciclettata con “Friday For Future” in occasione del “Global Strike”, al termine presidio in piazza Duomo, ore 12.30.
Domenica 21 marzo, ore 15, teatro Burri, parco Sempione
Napoli
Venerdì 19 marzo, dalle 10.30, piazza Dante presidio.
Roma
Domenica 21 marzo, ore 15, piazza del Popolo, presidio.
Modena
Venerdì 19 marzo, ore 18, piazza Grande, presidio.
Arezzo
Venerdì 19 marzo, ore 16.30-17.30, piazza San Jacopo, flashmob.
Parma
Venerdì 19 marzo, ore 8, Istituto Romagnosi, studenti in DAD.
Reggio Emilia Venerdì 19 marzo, ore 15, piazza Prampolini, presidio.
Trieste
Sabato 20 marzo, ore 11, piazza dell’Unità d’Italia, flashmob.
Bologna
Sabato 20 marzo, ore 16, piazza dell'Unità, presidio.
Perugia
Sabato 20 marzo, ore 16-18, presso scuola Lombardo Radice, raccolta dei disegni e delle lettere dei bambini e dei ragazzi che saranno consegnati martedì 23 marzo, alle ore 10.30, alla Regione Umbria, piazza Italia.
Genova
Domenica 21 marzo, ore 15.30, piazza de Ferrari, presidio.
Qui il “Piano di rilancio per la scuola” di Priorità alla Scuola
In apertura photo di Marco Fileccia/Unsplash
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