Mondo
Scotti: «No ai tagli allo sviluppo»
Ancipazione dal numero di Vita magazine. «Occorre porre rimedio alle previsioni del Dpef», attacca sottosegretario agli Esteri
di Redazione

«Se la priorità è la cooperazione allo sviluppo, bisogna tagliare da altre parti. Stiamo raschiando il fondo del barile”. Non usa mezzi termini il sottosegretario agli esteri Vincenzo Scotti in un’intervista concessa a Vita non profit Magazine in edicola da domani.
Scotti fa il punto della situazione sui potenziali tagli alla cooperazione previsti dal Dpef, che secondo le anticipazioni prevedono una diminuzione dei finanziamenti alla direzione Generale dalla Cooperazione pari al 60% in meno rispetto al 2007 e al 40% sul 2008. I tagli porterebbero la percentuale del Pil destinata alla lotta contro la povertà nel mondo al livello dello 0,10%. Scotti da parte sua, conferma a Vita che “la partita dei fondi per l’aiuto alla sviluppo non è chiusa e rilancia dicendo che oltre a porre rimedio ai tagli previsti dal Dpef, bisogna aumentare le dotazioni per la cooperazione e aprire in Parlamento una discussione per capire dove reperire questi fondi”. Allo studio ci sarebbe l’alternativa di andare oltre l’intervento diretto dello Stato coinvolgendo le imprese che lavorano all’estero e le fondazioni bancarie. Ma qualcosa di nuovo arriverebbe anche dalle controparti. Scotti ha ricordato che durante il terzo Forum sull’efficacia degli aiuti svoltosi in Ghana dal 2 al 4 settembre scorso, “i paesi in via di sviluppo hanno espresso la loro volontà di impegnarsi a prendere il controllo del proprio futuro e quelli donatori a coordinare meglio gli aiuti.
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