Cultura

Scoperta Usa: fare la fame allunga la vita

Lo studio, serissimo, parla però di una riduzione del 30% delle calorie, non della fame vera....

di Gabriella Meroni

I morsi della fame come elisir di lunga vita: esperimenti condotti negli Usa su topi, scimmie e cani avrebbero dimostrato che una dieta basata su una drastica restrizione delle calorie puo’ regalare un’esistenza da Matusalemme. Al National Institute of Health di Washington una colonia di 120 scimmie rhesus e’ stata seguita per 15 anni dagli scienziati: gli animali nutriti con il 30 per cento in meno di calorie sono vissuti meglio e piu’ a lungo, evitando le tipiche malattie collegate alla vecchiaia. Una scimmia in particolare ha compiuto in eccellente salute 38 anni lo scorso gennaio, l’equivalente di 114 anni nell’uomo, e due anni di piu’ del record registrato per un animale di quella specie. Un mese fa, anche un esperimento analogo condotto su cani labrador ha mostrato effetti paralleli. ”La restrizione delle calorie ha funzionato in ogni specie in cui e’ stata messa alla prova. Mi stupirei se non funzionasse sull’uomo”, ha spiegato al ‘Wall Street Journal’ Leonard Guarente, biologo del Massachusetts Institute of Technology. Incoraggiato dalle ricerche sugli animali, il National Institute of Health ha deciso di avviare la sperimentazione umana con uno studio triennale da venti milioni di dollari. Alle ‘cavie’ verra’ chiesto di consumare lo stesso 30 per cento in meno di una dieta normale: 1.120 calorie al giorno per la donna e 1.540 per l’uomo. Per l’americano della strada, abituato a sforare quotidianamente le duemila calorie, l’effetto piu’ immediato sara’ quello dei morsi della fame, se si pensa che un pasto da McDonald’s con polpetta, patate fritte e coca cola porta da solo a quota 2000. Mentre una donna a dieta da restrizione di calorie si gioca in un colpo solo il 75 per cento della sua ‘dote’ calorica consumando a colazione cappuccino e brioche. Per gli scienziati e’ ancora un mistero il perche’ la restrizione delle calorie allunghi la vita: secondo alcuni, questo tipo di dieta provoca modifiche biologiche nell’organismo che hanno effetti piu’ profondi dei regimi che mirano a prevenire le malattie riducendo l’apporto di grassi. Un’ipotesi circolata e’ che la dieta ipocalorica abbassi i livelli dei radicali liberi, le particelle potenzialmente tossiche create dalla scomposizione dei cibi. Altri esperti hanno sostenuto invece che la riduzione delle calorie innesca una sorta di stato di emergenza in cui l’organismo elimina tutte le funzioni non necessarie, concentrandosi su quel che serve strettamente per restare in vita.


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