Cultura

Scoperta paraplegia ereditaria grazie a Telethon

La ricerca su questa patologia, la prima in Italia, è stata condotta dal neurologo Antonio Orlacchio

di Carmen Morrone

La ricerca su questa patologia, la prima in Italia, è stata condotta dal neurologo Antonio Orlacchio, che dopo una esperienza in Canada con borse di studio Cnr e Telethon lavora presso il Cerc . Una ricerca italo-canadese ha permesso di localizzare il difetto genico responsabile di una nuova forma di paraplegia spastica ereditaria (HSP-Hereditary Spastic Paraplegia): grazie ad una mappatura su larga scala il locus genico è stato individuato a livello del cromosoma 1p31.1?1p21.1. La scoperta ha rilevanza sia nel campo della genetica umana, come tappa fondamentale per l?identificazione del gene-malattia, sia in quello della neurologia clinica, poiché descrive un nuovo tipo di HSP. Il primo sintomo della malattia è la spasticità degli arti inferiori. Lo studio – pubblicato oggi online come Original Article su “Annals of Neurology”, la più prestigiosa rivista mondiale di neurologia clinica ? è stato condotto dal dr. Antonio Orlacchio, Coordinatore Nazionale della ricerca “Studi di linkage e mutazionali nella Paraplegia Spastica Ereditaria” del Ministero della Salute, che attualmente svolge le sue ricerche quale responsabile del Laboratorio di Neurogenetica nel Centro Europeo di Ricerca sul Cervello (CERC) di Roma costituito da Consiglio Nazionale delle Ricerche, Fondazione Santa Lucia e Fondazione EBRI (European Brain Research Institute). Antonio Orlacchio si occupa di neurogenetica da oltre 10 anni e, grazie a borse di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche e di Telethon, ha trascorso più di cinque anni in Canada presso l?University of Toronto, collaborando con il Prof. Peter H. St George-Hyslop, uno dei maggiori esperti mondiali di neurogenetica; dal 2001 è rientrato in Italia per lavorare al Cerc e presso il Dipartimento di Neuroscienze dell?Università di Roma Tor Vergata. Il ricercatore ha analizzato 64 individui di una famiglia scozzese emigrata in Italia che nel corso di 4 generazioni ha avuto 19 soggetti con una forma autosomica dominante di HSP; in questi pazienti la malattia era complicata da diminuzione dell?udito (ipoacusia neuro-sensoriale) e da vomito persistente dovuto ad ernia iatale (risalita di parte dello stomaco dalla cavità addominale a quella toracica). In particolare, un?alta percentuale di pazienti presentava ernie di tipo paraesofageo (tipo II), una rara forma che rappresenta l?1-5% delle ernie iatali. Quella di Orlacchio è la prima descrizione di HSP accompagnata da ernia paraesofagea. Utilizzando i sequenziatori di DNA di ultima generazione della Fondazione Santa Lucia e la metodica di analisi di linkage, l?intervallo del nuovo locus (SPG29) è stato ristretto a 22.3cM (con D1S2889 e D1S248 come marcatori fiancheggianti). Il mappaggio di SPG29 porta a 26 il numero dei loci dell?HSP attualmente pubblicati. Una successiva identificazione del gene-HSP permetterà di evidenziare i processi biochimici che il prodotto proteico attiva e la proteina codificata da tale gene potrà rappresentare direttamente un bersaglio molecolare per un razionale sviluppo di nuovi farmaci. La ricerca, la prima su questa patologia condotta in Italia finanziata dal Ministero della Salute e Telethon, è frutto di una collaborazione tra il Laboratorio di Neurogenetica dell?IRCCS Fondazione Santa Lucia, il Dipartimento di Neuroscienze dell?Università di Roma Tor Vergata ed il Centre for Research in Neurodegenerative Diseases dell?University of Toronto (Ontario, Canada).


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