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Scooperation: le notizie “in off” della cooperazione/2

La rubrica della Cooperazione Internazionale, a cura di Paolo Manzo in versione esclusivamente online

di Redazione

ActionAid denuncia, se continuiamo così tra 3 anni potremmo celebrare il funerale della cooperazione

“I tagli delle risorse nella lotta alla povertà annunciati nel decreto legislativo 112 della scorsa settimana, rischiano di far sparire entro 3 anni la cooperazione allo sviluppo italiana”. Questa la denuncia di Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid, alla lettura delle misure contenute nel decreto legislativo del 25 giugno.

Nell’Art 60, comma 11 – spiega ActionAid – si legge come l’autorizzazione di spesa di cui alla legge 3 gennaio 1981, n. 7 e alla legge 26 febbraio 1987, n. 49 relative all’aiuto pubblico a favore dei Paesi in via di sviluppo venga ridotta di 170 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2009. “Si tratta”, continua De Ponte, “di una riduzione di quasi la metà dell’aiuto pubblico allo sviluppo gestito dal Ministero degli Affari Esteri che porterebbe le risorse a disposizione nel 2011 a soli 393 milioni di euro. Solo pochi giorni fa il Governo aveva annunciato un piano d’azione per la sicurezza alimentare da presentare al prossimo vertice G8 ma ci chiediamo come questo si combini con i tagli alle risorse per la lotta alla povertà.”

Ad oggi – ricorda ActionAid – sono 750 i milioni di euro che separano il nostro paese dal livello minimo definito a livello europeo per le risorse da destinare all’aiuto allo sviluppo. “Tagliare i finanziamenti invece di aumentarli significa far fare al nostro paese un grosso passo indietro. Se il Governo non dimostra coerenza tra gli impegni presi a livello internazionale e le risorse messe effettivamente in campo”, conclude De Ponte, “arriverà all’appuntamento del G8 del 2009 senza alcuna legittimazione internazionale per guidare il vertice”.

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