Una scommessa persa può portare a grandi risultati. È il caso di Fondazione Laureus Sport for Good Italia onlus che si è aggiudicata il “Premio di Fundraising più originale” della Milano Relay Marathon.
Perché più originale? «Forse per la singolare sfida che l’azienda sponsor ha fatto con la nostra staffetta di triatleti», sorride Silvana De Giovanni, direttore dell’associazione. «Abbiamo partecipato alla gara con 210 podisti, suddivisi in 52 staffette e 2 singoli. Siamo stati capaci di raccogliere 78mila euro, la cifra più alta dell’intera maratona», sottolinea. Ma la differenza l’ha fatta lo sponsor, come spiega De Giovanni: «L’azienda nostro partner tecnico è Iwc Schaffhausen, leader nella produzione di orologi. Invece di destinarci una quota prestabilita ha deciso di fare una scommessa con la nostra staffetta regina, quella composta da quattro atleti olimpici e promesse del triathlon italiano quali Alice Betto, Anna Maria Mazzetti, Alessandro Fabian e Daniel Fontana».
Iwc ha messo in palio 50mila euro. Laureus si sarebbe aggiudicata l’intera somma solo se il quartetto fosse riuscito a eguagliare o battere il record della maratona di 2 ore, 7 secondi e 43 centesimi. Per ogni minuto di ritardo sarebbero stati detratti mille euro dal totale. «A causa della pioggia battente, i ragazzi non ce l’hanno fatta. Sono arrivati con 8 minuti di ritardo. Ma vista la situazione climatica l’azienda ha deciso di non detrarre quegli 8mila euro e ci ha firmato un assegno, sul posto, da 50mila euro», spiega la direttrice. I fondi raccolti sosterranno il progetto “Polisportiva Laureus Corvetto e Quinto de’ Stampi” che si occupa di ragazzi tra i 6 e i 18 anni.
Un progetto di fundraising innovativo pensato proprio da Silvana De Giovanni, che ne ha spiegato il senso con la situazione economica difficile: «In momenti di crisi come questi bisogna riuscire a trovare modalità di raccolta fondi che siano al contempo divertenti e chiare nel veicolare il senso di quello che la non profit fa. Solo così si può pensare di coinvolgere realmente le aziende».
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