Formazione
Scommessa vinta, il rischio è la moda
Quattro domande a 11 esperti a cura di Ida Cappiello
- Quali sono stati secondo lei i principali cambiamenti intervenuti nel corso dell?ultimo anno sul fronte della finanza socialmente responsabile?
- La trasparenza nei mercati finanziari viene considerata ormai da molti (almeno in teoria) un fattore strategico di successo imprescindibile. Ma, a suo avviso, quanta reale consapevolezza ne hanno gli operatori?
- Finora la crescita della finanza socially responsible è stata soprattutto frutto dell?aumento dell?offerta di prodotti finanziari etici. Di cosa c?è bisogno affinché cresca anche la domanda di questi prodotti?
- E&F compie un anno. Cosa si aspetta dall?inserto per il prossimo futuro?
- Marco Vitale
- Davide Bulgarelli
- Paolo Catalfamo
- Giorgio Fiorentini
- Fabio Gnecco
- Simona Merzagora
- Matteo Bartolomeo
- Marco Onado
- Silvia Bareggi
- Marco Palacino
- Felice Scalvini
- Nel corso dell?ultimo anno ho colto, da un lato, un maggiore interessamento per questo comparto della finanza, dall?altro, però, ho percepito anche un pericoloso ?effetto moda?.
- La trasparenza, sin dagli anni 20 e soprattutto negli Stati Uniti è sempre stato un fattore premiante per le imprese. Di recente, però, c?è stato un crollo verticale. La consapevolezza degli operatori circa l?importanza della trasparenza quindi c?è, ma è a mio avviso in calo.
- Ci vogliono due cose: va tamponato il pericolo dell?effetto moda e bisogna fare una grande opera di divulgazione sui temi del socially responsible investing.
- Mi auguro che E&F sia sempre più ricco di dati, parametri, tabelle, servizi, fatti, esposti in modo sistematico così da facilitare la comprensione di un fenomeno variegato come quello della finanza etica.
- Uno dei cambiamenti più importanti intervenuti sul fronte della finanza sostenibile è stato il passaggio da una percezione dell?etica nella finanza come strumento di marketing a quella di fattore strategico reale nelle politiche di gestione.
- La trasparenza viene ancora interpretata come qualcosa che attiene alla gestione e non ai comportamenti.
- Bisognerebbe che la trasparenza non fosse qualcosa di sussidiario che riguarda solo determinati prodotti ma, al contrario, che contagiasse tutto lo stile di gestione di una casa di investimento.
- Sono molto soddisfatto del lavoro fatto sulle pagine di Etica & finanza. Mi piacerebbe che col tempo aumentassero le pagine.
- Credo che una delle principali novità sia stata l?attenzione riservata dai media e dal mercato al settore.
- Gli operatori cominciano ad avere un po? più di consapevolezza circa l?importanza della trasparenza. I risparmiatori poco o nulla. Manca ancora un focus sui loro diritti fondamentali e su quelli dei piccoli azionisti. Così come siamo ancora lontani anni luce in fatto di trasparenza delle remunerazioni dei manager.
- C?è bisogno, da un lato, di una più qualificata informazione; dall?altro che cresca il numero di aziende quotate in Borsa.
- Mi auguro che E&F si concentri sempre di più sull?economia reale, che dia il suo contributo affinché la finanza abbia sempre di più un impatto positivo sulla qualità della vita.
- Si è passati dal fondo a devoluzione al fondo responsabile, cioè selettivo, che opera con criteri pragmatici e non ideologici, il che mi sembra un grosso passo avanti. Però, dobbiamo stare attenti perché siamo in una fase delicata: la finanza etica prima era meritoria, adesso è di moda, in futuro, o diventerà un vero mercato o declinerà.
- Credo che la diffusione dei codici di comportamento settoriali, anche se inizialmente non sono messi in pratica, servirà in futuro da riferimento per valutare la trasparenza.
- Se i fondi pensione decolleranno, potranno giocare un ruolo fondamentale di volano per la finanza socialmente responsabile.
- Sarebbe utile un monitoraggio dei risultati sociali delle imprese più importanti, magari un premio alla miglior iniziativa di cause related marketing.
- Sicuramente è in corso un boom di offerta di fondi etici. Qualche volta però le case d?investimento li propongono senza spiegare come pensano di gestirli.
- Purtroppo succede ancora che il fondo d?investimento nasconda al cliente certi costi, oppure non spieghi chiaramente che un fondo azionario è un prodotto che comporta un rischio.
- La domanda istituzionale potrebbe essere stimolata con normative specifiche o incentivi pubblici; per la domanda privata il discorso è più difficile, e presuppone un?impostazione di marketing attivo da parte delle banche verso la clientela che oggi ancora non esiste.
- Vorrei un lavoro di analisi delle differenze tra diversi ?marchi?, che ne evidenziasse i punti di forza e di debolezza. l?hanno realizzato una sola volta, a titolo sperimentale.
- Sicuramente un aumento, quasi un boom, dell?offerta di fondi etici: molti gruppi internazionali puntano sull?Italia perché il mercato internazionale comincia a essere maturo.
- Devo dire che gli stessi fondi etici a volte danno informazioni troppo generiche. L?eticità dovrebbe essere declinata nelle diverse dimensioni: dal rispetto di principi religiosi al rifiuto degli esperimenti su animali, tutte meritano attenzione.
- Si può far crescere la domanda attraverso la divulgazione culturale: i giornalisti sono chiamati in causa.
- Apprezzo molto le analisi di singoli titoli, è una strada da seguire con determinazione soprattutto sul mercato italiano, sul quale ci sono ancora poche informazioni.
- Gli attacchi alle Torri Gemelle e il caso Enron sono due fatti che hanno certamente contribuito ad accendere i riflettori sulla finanza socialmente responsabile.
- Il mondo della finanza è obbligato a riscoprire il suo ruolo, originario, di intermediario tra chi presta e chi richiede di denaro. Deve, inoltre, reinterpretare questo ruolo intermediando domande e istanze sui temi come la business ethics, la responsabilità sociale e la protezione ambientale.
- I risparmiatori comprano i prodotti che vengono offerti da chi opera allo sportello bancario o a quello postale. è probabile che le reti di vendita nei prossimi anni offriranno con maggiore convinzione prodotti finanziari etici.
- Che generi empowerment per gli investitori e contribuisca a creare cultura tra chi gestisce il nostro denaro.
- La presa di coscienza, anche se ancora piuttosto lenta, che la finanza socialmente responsabile può dare un contributo concreto alla riqualificazione delle strategie aziendali, in un?ottica di una maggiore sostenibilità socio-ambientale.
- Oggi sull?importanza della trasparenza è difficile trovare chi non sia d?accordo a parole. Credo, però, che siamo ancora lontani da una sua effettiva implementazione nelle politiche d?impresa.
- Ci vorrebbe una ?struttura parallela? che sensibilizzi i risparmiatori sul tema. Una struttura associativa, ma anche uno strumento mediatico, una sorta di Gambero rosso della finanza sostenibile.
- Che raggiunga un numero sempre più ampio di lettori, magari attraverso veicolazioni con riviste specializzate.
- E’ aumentata l?offerta di prodotti finanziari etici, e oggi c?è molta più scelta rispetto a un anno fa.
- Mi sembra che ci sia maggiore sensibilità rispetto ai rischi che comporta la non trasparenza. I nostri fondi etici hanno la trasparenza (al di là dei puri obblighi di legge) come criterio di selezione dei titoli. Un problema dell?Italia è che sono pochi gli specialisti che valutano l?eticità dei comportamenti.
- C?è una forte domanda insoddisfatta, l?offerta dovrebbe andare a cercarla, ad esempio nelle imprese dove la proprietà condivide certi valori, religiosi o laici.
- Ritengo molto utile l?analisi di singole aziende, soprattutto italiane, perché colma un vuoto informativo.
- L?ingresso sul mercato italiano di operatori esteri che hanno presentato prodotti con strutture più trasparenti per via di una netta distinzione tra i team di gestione e le società che assegnano rating etici alle aziende quotate.
- La comunità degli operatori finanziari e degli investitori anche individuali ha iniziato a maturare questa consapevolezza. Il processo rimane però ancora lungo.
- è necessario che le autorità di controllo intervengano affinché investitori istituzionali ritenuti opinion leader, quali fondi pensione e cassa mutue, adottino obbligatoriamente uno screening etico almeno per una parte del loro portafoglio.
- Apprezzo il format di E&F : ma vorrei più spazio alle novità sulla finanza etica a livello internazionale.
- Si parla sempre meno di finanza etica e sempre più di finanza socialmente responsabile, un?espressione meno carica di giudizi di valore e più esplicativa. Sono poi nati molti nuovi fondi, ma mancano nuove entità per il finanziamento delle imprese sociali, che di fatto rimangono ancora escluse dal mercato dei capitali.
- Vedo un percorso in atto verso una maggiore trasparenza, ma molto lento. La stampa specializzata, tra cui E&F, dovrebbe fare la sua parte andando oltre la rappresentazione della realtà economico – finanziaria per analizzarla e spiegarla.
- E’ giusto che sia l?offerta a creare la domanda. Ulteriori stimoli potrebbero venire da prodotti finanziari innovativi: ad esempio perché non lanciare un fondo chiuso a basso rendimento, destinato a finanziare imprese sociali?
- Vorrei la finanza non troppo al centro dell?attenzione, ma trattata come strumento al servizio dell?impresa.