Cultura

Scola nuovo arcivescovo, gli auguri di Napolitano

Il successore di Tettamanzi nominato questa mattina da Benedetto XVI

di Redazione

Benedetto XVI ha nominato questa mattina il cardinale Angelo Scola nuovo arcivescovo di Milano. Scola, fino a oggi Patriarca di Venezia, prende il posto del cardinale Dionigi Tettamanzi che ha guidato la diocesi del capoluogo lombardo dal 2002.

Il nuovo arcivescovo, 70 anni, è un teologo e uno studioso conosciuto e ammirato da Benedetto XVI, è alla guida della diocesi veneziana dal 2002; in precedenza è stato rettore della Pontificia università lateranense a Roma. Il cardinale Scola, negli ultimi anni ha dato vita alla rivista “Oasis”, luogo d’incontro e di dibattito fra cristianesimo e Islam e, in generale, fra religioni e mondo lontani. Il Patriarca ha coniato inoltre l’idea del “meticciato” di civiltà per descrivere l’attuale fase di rimescolamento di genti e culture nell’epoca delle grandi migrazioni e della globalizzazione. Fra gli appuntamenti di rilievo della Chiesa milanese del prossimo futuro di cui si dovrà fare carico il nuovo arcivescovo, il VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà, nel 2012, dal 30 maggio al 3 giugno a Milano.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al cardinale Scola nel quale esprime «l’augurio più caloroso per lo svolgimento di tale importante incarico pastorale, alla guida di una Diocesi dalle grandi tradizioni spirituali e culturali».
«Nel solco ideale del magistero dei suoi predecessori, e in particolare della straordinaria figura di Sant’Ambrogio, sono certo – aggiunge il Capo dello Stato – che l’operato di sua eminenza sarà fonte di ispirazione per la ricerca del bene comune, in spirito di concordia e di solidarietà, da parte di tutte le forze civili e sociali. Grazie alle sue riconosciute doti di sensibilità e di apertura al dialogo, ella potrà proseguire anche a Milano il proficuo lavoro, avviato a Venezia, in favore della reciproca comprensione tra le religioni, basata sui valori dell’accoglienza e del mutuo rispetto».

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