“A lei piace fare la protagonista, vero?” mi dice con aria di sufficienza l’operatore sociale, che avrebbe dovuto aiutarmi,a cui avevo fatto un appunto. “Certo – gli rispondo – dal momento che la sclerosi multipla appartiene a me, se ne faccia una ragione, la protagonista sono io!”. Noi sclerotici siamo soggetti strani e difficilmente catalogabili per il mondo esterno, dal momento che la nostra patologia può presentarsi in modo molto differente in ciascun malato. Siccome la forma recidivante remittente ci permette inoltre di vivere dei periodi di tregua anche lunghi, capita che gli sclerotici si sentano meglio e “rialzino la testa” con particolare frequenza, non accettando passivamente ciò che gli altri predispongono in maniera acritica e talvolta ottusa. Siamo dei ribelli e ci opponiamo a ciò che non ci sembra corretto. Questa situazione è molto perturbante. Il malato che si lamenta oltre ad essere un ingrato, di sicuro ha delle manie di protagonismo e “recita” per volgere a suo favore la situazione. Quando mi sono sentita chiamare “protagonista” mi è venuto in mente il grande Gassmann, l’istrionico mattatore del film di Dino Risi. Avere quelle capacità di recitare potrebbe essere molto divertenti ed utile, soprattutto per tenere testa a chi ci vuole circuire o strumentalizzare. Giorni fa il deputato del Movimento 5 Stelle Matteo dall’Osso, ammalato di sm è stato bersagliato dagli sfottò di esponenti di altri partiti perchè si era impappinato nella lettura di un documento. E’ nata un po’ una gara a chi invece rispetta chi ha la Sclerosi Multipla. Attenzione perchè non siamo in vendita, possiamo diventare esigenti e pretendere soltanto ruoli da protagonista.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.