Non profit

Sciopero generale, la posizione del Forum Terzo settore

"il dibattito sulla flessibilità e sulle politiche del lavoro non si trasformi in un tentativo di riduzione dei livelli di garanzia, di dignità e di tutela dellesperienza lavorativa"

di Redazione

Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli, portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore, in occasione dello sciopero del 16 aprile promosso dai sindacati confederali e dalla quasi totalità dei sindacati italiani, in coerenza con le riflessioni già proposte dal Forum sul Libro Bianco sul lavoro, chiedono che il dibattito sulla flessibilità e sulle politiche del lavoro non si trasformi in un tentativo per i due portavoce inaccettabile – di riduzione dei livelli di garanzia, di dignità e di tutela dellesperienza lavorativa. “Nel documento approvato a suo tempo dal Consiglio Nazionale del Forum – dichiarano Patriarca e Rasimelli – si era scritto che la flessibilità doveva necessariamente incontrarsi con tre esigenze: 1 – conciliarsi con le specifiche qualità professionali, con le opportunità formative e i tempi di vita del lavoratore; 2 – tener conto delle nuove forme di impresa ed in particolare di quelle forme a forte dimensione partecipativa e comunitaria tipiche del terzo settore; 3 – favorire lemersione del lavoro sommerso e sostenere lo sviluppo delle aree del paese economicamente più depresse. “La proposta del Governo di modificare lart.18 – proseguono Patriarca e Rasimelli – non ci pare colga queste esigenze, ma al contrario rischia di aprire una stagione di aumento della precarietà e di riduzione dei diritti. Per questi motivi non possiamo non concordare con la mobilitazione promossa dai Sindacati. “Chiediamo al Governo – concludono Patriarca e Rasimelli – un supplemento di saggezza che porti ad accantonare la modifica dellart.18 ed apra un tavolo di confronto che ponga allodg quei temi peraltro già indicati nel Libro Bianco sul lavoro. Chiediamo alle nostre organizzazioni di promuovere incontri e dibattiti per informare adeguatamente i cittadini a sostegno di una nuova stagione di dialogo fra Governo e parti sociali”.


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