Cultura

Scienza e Vita plaude al Nobel a Capecchi

E' l'esempio che la ricerca può andare avanti anche senza distruggere embrioni umani

di Redazione

L?Associazione Scienza & Vita esprime grande soddisfazione per l?attribuzione del Premio Nobel della medicina al ricercatore italiano Mario Capecchi. Capecchi riceverà il Nobel per la messa a punto della tecnica del ?gene targeting?, utilizzando cellule staminali di embrioni di topi. Si tratta di una tecnica che può avere importanti applicazioni nella medicina clinica, dal momento che consente di costruire modelli di malattia genetica umana negli animali da laboratorio, per poi studiarne l’evoluzione e verificare l?efficacia di potenziali terapie.

L?utilizzo di modelli animali su cui sperimentare – aggiunge Scienza & Vita – consente di incrementare le conoscenze su genesi, evoluzione e cura delle malattie umane senza necessità di distruggere embrioni umani per ottenere cellule staminali embrionali. Si tratta, dunque, di un importante risultato in sintonia con gli auspici di Scienza & Vita, volti ad incrementare la sperimentazione su modelli animali. Inoltre è la riprova che il divieto espresso dalla stessa Legge 40 alla sperimentazione su embrioni umani non esclude che conoscenze strategiche e di per sé rivoluzionarie, possano essere acquisite con altre metodiche.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.