Politica
Scienza e Vita: il vero problema è il prendersi cura
Sbagliato presentare eutanasia e accanimento terapeutico come le due uniche alternative
di Redazione
L’Associazione Scienza & Vita esprime la propria contrarietà sia all’accanimento terapeutico sia a qualsiasi forma di eutanasia. La vera risposta al grido di aiuto dell’uomo che soffre, e per il quale non vi sono più terapie proporzionate, è prendersene cura, sia alleviando il dolore e la sofferenza, sia sostenendolo nei momenti di difficoltà e di smarrimento. Questo richiede un forte impegno da parte della società nell’implementare l’accesso alle cure palliative e nel prevedere efficaci reti di assistenza domiciliare, strutture di ricovero per la lungodegenza, interventi a sostegno delle famiglie.
L’Associazione Scienza & Vita denuncia, altresì, come il dibattito pubblico sul tema rischi di essere appositamente manipolato e forzato. L’eutanasia viene, infatti, presentata come l’alternativa all’accanimento terapeutico, mentre il rifiuto dell’eutanasia viene considerato un impedimento alla scelta libera del soggetto o all’esercizio di presunti diritti. Da qui la deprecabile richiesta di legalizzare l’eutanasia, di cui si denuncia la pratica clandestina, e la pressione affinché una scelta individuale venga considerata di per sé un diritto da esercitare in modo legittimo.
Il vero volto dell’eutanasia, mascherata da “esercizio di autonomia e di libertà”, è la totale indifferenza al grido di aiuto dell’uomo che soffre e che ha paura dell’abbandono e della morte; è la ricerca di una scorciatoia per non impegnarsi umanamente e clinicamente con il malato. Subordinare la tutela della vita umana in ogni sua fase, anche quella di estrema sofferenza o terminale, a questioni più ideologiche che reali, sarebbe il segnale del fallimento di una intera società che non sa preoccuparsi di chi è più debole e indifeso.
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