Famiglia
Schumacher campione per lo sport Unesco
Nel pomeriggio la consegna del riconoscimento al pilota della Ferrari
Nel corso di una cerimonia che avrà inizio oggi alle ore 17.30 presso il Quartier Generale dell?UNESCO, Michael Schumacher sarà nominato Campione per lo Sport UNESCO dal Direttore Generale Koïchiro Matsuura.
La nomina di Schumacher giunge “nel riconoscimento del ruolo da lui svolto nella promozione dello sport, dal suo contributo all’azione educativa UNESCO in favore dei giovani di tutto il mondo, e dall’essersi dedicato agli ideali dell’Organizzazione.”
Il quattro-volte campione del mondo (1994,1995,2000 e 2001) e pilota per la Ferrari dal 1996 ha posto lo sport al servizio dei bambini svantaggiati sin dal 1995. E’ stato nominato Inviato Speciale dell?UNESCO per l’Educazione e lo Sport e ha donato 250.000 marchi tedeschi all’UNESCO, denaro ricevuto dalla rivista tedesca “Bunte” per la foto esclusiva del suo matrimonio.
Ulteriori sue sostanziose donazioni hanno consentito la costruzione di una scuola a Dakar (Senegal) nel 1996 e migliorie nei sobborghi poveri della città di Baraka, come parte di un progetto congiunto UNESCO/Enda Terzo Mondo. Nel 1997 la sua generosità ha reso possibile l’apertura a Sarajevo di una clinica dove i bambini vittime di guerra sono aiutati a guarire le loro ferite psicologiche e i giovani che hanno subito amputazioni apprendono ad usare gli arti artificiali. Quest’anno le donazioni di Schumacher finanzieranno l’apertura a Lima (Perù) di un “Palazzo dei poveri”, un centro per i bambini di strada che fornirà loro un ricovero, cibo, cure mediche ed istruzione pre-scolare.
Altre figure sportive di spicco hanno aderito alla causa UNESCO, fra queste il campione francese di judo, David Douillet, e il calciatore Edson Arantes de Nascimiento, meglio conosciuto come ?Pelè”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.