Non profit

Schierati carri armati al confine con la Colombia

Sarebbero una dozzina e provengono dalle città di Valencia e Carora. Lo rivela il quotidiano “La Verdad“

di Redazione

Carri armati venezuelani alla frontiera con la Colombia. Rimane alta la tensione al confine fra i due Paesi sudamericani. Secondo il quotidiano dello stato venezuelano di Zulia ‘La Verdad’, il governo di Caracas avrebbe inviato a Fuerte Mara, municipio alla frontiera con il territorio colombiano, almeno una dozzina di veicoli blindati. I carri armati sarebbero stati visti da diversi testimoni a bordo di sei camion dell’esercito venezuelano nella capitale dello stato di Zulia, mentre si dirigevano probabilmente verso Fuerte Mara. Fonti citate dal quotidiano colombiano ‘El Tiempo’ sostengono che i mezzi militari provenivano dalle città di Valencia e Carora. Lo schieramento di carri armati al confine non è stato confermato ufficialmente. Ma non sarebbe la prima volta che il governo di Hugo Chávez mobilita i mezzi blindati nella zona di confine. Era già accaduto nel marzo del 2008, quando l’esercito colombiano ha attaccato un accampamento delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) in Ecuador. In quell’attacco è morto il numero due dei guerriglieri, Raúl Reyes. Quito accusò Bogotà di aver violato la sua sovranità territoriale e Caracas, di fronte ad una presunta minaccia di violazione del territorio, collocò alcuni carri armati al confine.

Domenica scorsa Chávez ha invitato l’esercito venezuelano a prepararsi per una possibile guerra. Ma due giorni dopo il presidente ha gettato acqua sul fuoco, denunciando manipolazioni della stampa a livello internazionale e maliziose interpretazioni delle sue dichiarazioni. Nessuna minaccia bellica, assicura Caracas, solo un appello per la difesa della sovranità nazionale. Bogotà ha risposto alle parole di Chávez inviando comunque all’Onu una nota diplomatica, in cui si denunciano fra l’altro le limitazioni che il governo venezuelano ha imposto sul commercio bilaterale. Gli scambi alla frontiera continuano a diminuire. All’origine della nuova tensione fra Chávez e il governo di Álvaro Uribe c’è l’accordo militare che Bogotà ha firmato con Washington per permettere ai soldati statunitensi l’uso di sette basi colombiane. Oggi in Venezuela il partito socialista (Psuv) organizza cortei e manifestazioni in tutto il Paese contro le basi. La comunità internazionale e in particolare i Paesi sudamericani invitano le due nazioni al dialogo e alla distensione. Ma secondo alcuni analisti, queste frizioni fra i due Paesi vicini favoriscono dal punto di vista elettorale sia Chávez sia Uribe.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.