Famiglia

Schermi senza barriere

Disabili psichici e fisici protagonisti di se stessi in pellicole di tutto il mondo escluse dai normali circuiti distributivi. Ma che ora, anche grazie alla Ledha, saranno disponibili a chiunque le vo

di Alessandro Sortino

Possono scegliere, i disabili psichici, di vivere in coppia? Magari riuscendo a essere felici? Chi vuole credere agli occhi degli altri, oltre che ai propri, non si sarà perso ?Lo sguardo degli altri?, rassegna del cinema sull?handicap, organizzata a Milano dall’associazione Ledha, Lega per i diritti degli handicappati (fino al 15 marzo al cinema Eliseo). Il film evento della manifestazione è stato proiettato venerdì 13 per la prima volta in Italia. Si chiama ?Una piccola rivoluzione? ed è un film olandese di Ireen van Ditshuyzen, a metà tra la fiction e il documentario. Segue dal 1992 al 1995 le vicende di alcune coppie di disabili psichici, che vivono in condizioni di semiautonomia, in alcuni ?normali? appartamenti condominiali. Il film presenta due delle caratteristiche peculiari della maggior parte delle opere selezionate per questa rassegna: è interpretato da disabili, dunque non è un film su di loro, ma fatto da loro. In secondo luogo nasce dall?esperienza di un?associazione.
Stesso discorso va fatto per la proiezione di sabato 14 alle 20.30: ?Amleto, frammenti?. Anche questa un’opera che nasce dal lavoro di un’associazione, di Torino. Il regista, Bruno Bigoni, ha fatto leggere alcuni passi di Amleto ad alcuni ragazzi disabili psichici. Il risultato è di grande poesia. In cartellone anche ?Do you remember love? (sabato alle 21,30) di Jeff Blechner, dove la moglie di Paul Newman, Joanne Woodward, interpreta una scrittrice cui viene diagnosticato il morbo di Alzheimer.
Interessanti anche i film visti nei primi giorni della rassegna, tra cui ?Quando Billy si è rotto la testa?, viaggio on the road di un giornalista radiofonico che ha subito una lesione celebrale che sceglie di viaggiare con la sua menomazione incontrando altri disabili come lui. Il film è il documento di un viaggio realmente accaduto. La rassegna si conclude domenica, ma in realtà resta aperta in modo permanente: oltre alla replica del festival in altre città, i film, trattenuti in archivio, saranno disponibili per cinema e associazioni. ?Lo sguardo degli altri? inventa dunque una nuova formula distributiva di opere che altrimenti non troverebbero sbocco.
Per informazioni si può chiamare
la LEDHA, tel. 02/6570425

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