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Scelli: siamo qui non per fare politica, ma per ridarle senso

Iniziata la manifestazione a Firenze. Circa 400 persone alle 19,30 altre 500 in arrivo

di Redazione

Sono in arrivo circa cinquecento giovani alla Convention del nuovo movimento giovanile di Maurizio Scelli. Lo hanno comunicato ai giornalisti gli organzziatori della manifestazione, precisando che circa duecento persone stanno varcando i controlli ai cancelli del palazzetto dello sport di Firenze, mentre altre trecento, in viaggio con i pullman, si stanno avvicinando al capoluogo toscano. Sempre secondo gli organizzatori, poco prima delle 19.30 al Nelson Mandela Forum ci sono circa 400 persone. Maurizio Scelli ha quindi sottolineato che si sta raggiungendo l’obiettivo di un migliaio di persone. Maurizio Scelli, intervenendo dal palco del Palamandela, difende la scelta di aver invitato gli ex Nar, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, alla manifestazione d’esordio del suo movimento giovanile. Ammette di non aver tenuto conto delle possibili polemiche (“Ho riflettuto più da volontario che da politico”), ma difende le ragioni della scelta: “Avevo pensato che per i giovani che coltivano i valori della vita poteva essere significativo ascoltare le parole di chi ha sbagliato sostenendo le proprie idee con la violenza. Credo comunque che i giovani capiranno, perché loro sanno dove stanno i valori. Sta a loro decidere se Scelli, facendo quell’invito, ha sbagliato oppure era giusto raccogliere una dichiarazione di sconfitta per portare tutti alla vittoria”. L’incontro con Mambro e Fioravanti si farà forse in un’altra occasione, per ora “ho rinviato tutto per rispetto all’Associazione delle vittime, ma credo che si debba andare avanti ed aiutare i giovani a capire per evitare di ripetere gli errori di altri”. Quanto alle polemiche che ci sono state, Scelli con una battuta ad effetto: “Non mi hanno fatto paura i terroristi che mi hanno tenuto sette ore a Baghdad prima del rilascio delle due Simone, figuriamoci se mi fanno paura le polemiche…” Poi dice: ?”Ho un sogno, poter fare della solidarieta’ una condivisione. Oggi siamo qui non per fare politica, ma per ridare senso al termine politica. Aiutatemeni a far diventare realta’ in Italia un sogno d’amore?.

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