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Scarcerare Frisullo. Subito

Finalmente il Parlamento europeo ha chiesto l’immediata liberazione di Dino Frisullo, e Prodi ha contattato il primo ministro Yilmaz, che però non ha fatto promesse. In Italia le associazioni si mob

di Redazione

Nell?editoriale dello scorso numero di ?Vita? avevamo parlato di lui: Dino Frisullo, il pacifista italiano che si trova tuttora incarcerato in Turchia per aver espresso pubblicamente le proprie opinoni nel corso di una manifestazione in difesa del popolo curdo. Avevamo lamentato, a proposito di questo nostro connazionale ingiustamente detenuto all?estero, il colpevole silenzio sia del Parlamento europeo, sia del governo italiano, nelle persone del ministro degli Esteri e del presidente del Consiglio Romano Prodi.
Bene, per una volta siamo felici di esserci sbagliati. Nei giorni scorsi infatti sia l?assemblea di Bruxelles sia il nostro presidente del Consiglio hanno fatto dei significativi passi in difesa di Dino Frisullo. Il 2 aprile è stata votata con procedura urgente dal Parlamento europeo una risoluzione, proposta da comunisti, socialisti, popolari e verdi, con cui l?Unione Europea ha chiesto formalmente alla Turchia la liberazione immediata di Dino Frisullo, in prigione dal 21 marzo scorso. Nel documento si respingono le accuse di ?incitazione alla violenza? mosse nei confronti del pacifista italiano, che – scrivono i parlamentari europei – «non si giustificano in relazione al comportamento tenuto da Frisullo, che rientra nell?esercizio delle libertà fondamentali di riunione e di manifestazione di pensiero».
Il governo turco ha infatti punito Frisullo, giustificandone l?arresto, in base all?articolo 312 del proprio codice penale, che prevede pene da uno a tre anni per ?istigazione alla violenza?. Anche il presidente Prodi ha voluto muoversi in prima persona per cercare di fare pressione sul governo di Ankara, riuscendo a ottenere nel corso di un colloquio telefonico con il primo ministro turco Mesut Yilmaz l?assicurazione che Frisullo avrà un processo ?rapido?. Ma agli amici e compagni di lotta di Dino Frisullo questa assicurazione ancora non basta, e hanno deciso di mobilitarsi per ottenere quanto prima la sua definitiva scarcerazione. L?associazione di cui Dino Frisullo è segretario, la ?Senzaconfine? di Roma e l?Arci, nella persona del presidente Tom Benettollo, hanno lanciato nei giorni scorsi un appello e una campagna che coinvolge tutti i circoli perché si inondi di fax il numero dell?ambasciata turca in Italia (tel. 06/4871190).
«Siamo preoccupati per la situazione di Dino Frisullo», ci ha detto Gianpiero Cioffredi di Arci solidarietà. «Il governo turco potrebbe infatti decidere di condannarlo per dimostrare la propria autonomia dalla comunità internazionale. Quello che mi stupisce e addolora è però sia il silenzio del mass media italiani su questa vicenda, sia il relativo immobilismo dell?Italia, che pure avrebbe molti mezzi per costringere il governo turco a liberare Frisullo. Siamo infatti il primo partner commerciale della Turchia, e avremmo la possibilità di premere in modo davvero efficace. Questa non è una delle tante questioni di politica estera», conclude Cioffredi, «Ma un caso delicato di mancato rispetto dei diritti umani. Una nazione che aspira a entrare nell?Unione europea non si può comportare in questo modo con un cittadino italiano».
Per aderire alla campagna per la liberazione di Dino Frisullo, inviate un fax al ministro degli Esteri Lamberto Dini allo 06/36912015.

La campagna

Promotori&nbspAssociazione Senzaconfine, Arci

Obiettivo&nbspOttenere dalle autorità turche l?immediata scarce- razione di DIno Frisullo, il pacifista italiano arre- stato lo scorso 21 marzo per aver manifestato in favore del popolo curdo. Se riconosciuto colpevo- le, Dino Frisullo rischia una pena fino a tre anni

Come aderire&nbspInviare un fax al ministro degli Esteri Lamberto Dini allo 06/36912015
Ambasciata Turca in Italia: 06/4871190

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