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Scandaloso meno 15

La commissione Affari esteri del Senato si propone di tagliare i fondi allo sviluppo.

di Paolo Manzo

Informata della discussione in corso alla commissione Affari esteri del Senato sulla Finanziaria 2004 che si propone di tagliare del 15% i fondi destinati alla cooperazione internazionale rispetto al 2003, l?associazione delle ong italiane ha risposto con fermezza. “è scandaloso. Con questo taglio si ridurrebbero a 518 milioni di euro i già esigui fondi per la cooperazione”, denuncia Sergio Marelli, presidente dell’associazione. “Inoltre, ancora una volta questo stanziamento è gonfiato dalla contabilizzazione dei 100 milioni per il fondo alla lotta all’Aids e della cancellazione del debito”. Contemporaneamente è previsto per l’anno 2004 l’istituzione di un Fondo di riserva di 1,2 miliardi di euro per provvedere a eventuali esigenze connesse con la proroga delle missioni internazionali di pace. “Ciò che avevamo evitato con le mobilitazioni di luglio bloccando lo storno di fondi della cooperazione per finanziare la missione in Iraq”, aggiunge Marelli, “viene riproposto con uno stanziamento quattro volte superiore in questa Finanziaria”. Il governo non mantiene dunque gli impegni presi nell’incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti delle ong, alla presenza del sottosegretario Letta e di ben 5 ministri, quando era stato garantito il mantenimento dei fondi destinati all’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) a livello di quelli stanziati nel 2003 (ovvero lo 0,19% del Pil), giustificando il mancato aumento con la difficile congiuntura economica attualmente in atto. “Questa situazione è inammissibile e inaccettabile”, si sfoga Marelli. “La situazione economica internazionale non era certo migliore quando a Monterrey il nostro governo si era impegnato a stanziare nel 2004 lo 0,27 del Pil a favore dell’Aps. Ci stanno prendendo in giro, raccontando bugie non solo a noi ma anche ai partner internazionali. Si tratta di una gravissima marcia indietro, attuata per di più in pieno semestre di presidenza Italiana dell?Unione europea”.


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