Welfare

Scandali in borsa: Confalonieri, manager mascalzoni

Il presidente di Mediaset è intervenuto oggi in un dibattito in Assolombarda. «Quando siamo entrati in borsa sono cominciati i nostri guai giudiziari. Ma siamo i più trasparenti»

di Giampaolo Cerri

I manager responsabili degli imbrogli contabili della Enron, della Worldcom e di quelli, finora presunti, della Vivendi sono dei «mascalzoni» e restano tali «anche se la Arthur Andersen dice che sono bravi». Parola del presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, intervenuto oggi ad un dibattito organizzato dall’Assolombarda di Milano. Per Confalonieri le vicende dei due colossi Usa e di quello francese «sono la prova che si è avuta un’eccessiva esposizione» da parte di un certo tipo di manager. Amministratori che, continua Confalonieri, «non ragionavano in termini di prodotto, ma nella logica di conquistare territori, per mettere bandierine. Uno che fa figurare le spese come ammortamenti è uno che ruba». Confalonieri ha poi difeso «la tanto vituperata corporate governance italiana. Quando siamo andati in Borsa ci ricordiamo cosa è successo», ha proseguito, riferendosi alle vicende giudiziarie in cui il gruppo è incappato, «ma i nostri bilanci sono lì’: ci hanno anche inserito tra le cinque società più trasparenti». Confalonieri ha poi sostenuto che i media dovrebbero bilanciare «il fango» gettato da «questi sedicenti manager»’ raccontando le tante storie di imprenditori attenti al prodotto, come «Ferrero, Berlusconi, Barilla. Mi ricordo», ha concluso, di quanto tempo spendeva Berlusconi per guardare come veniva fatta una scenografia».


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