Cultura

Scampia, 30 anni di Carnevale

Un evento organizzato dalle associazioni del quartiere

di Daniele Biella

“O la borsa o la vita. Ovvero, dove va il mondo?” Si chiedono questo nel rione napoletano di Scampia. L’occasione è unica: il trentennale del Carnevale di quartiere, che si tiene domenica 19 febbraio 2012 con inizio alle ore 10, un evento unico del suo genere perché organizzato da quasi tutte le associazioni territoriali e capace di coinvolgere ogni classe sociale, dai più ai meno abbienti, comprese tutte le comunità di stranieri, rom in primis.

La manifestazione è organizzato daIl’associazione Gridas, Gruppo di risveglio dal sonno, fin dal 1983, allo scopo di veicolare un messaggio di critica sociale a 360 gradi attraverso le maschere e rivitalizzare uno dei quartieri più problematici della periferia di Napoli.  L’edizione numero 30 ha come tema portante, come si può intuire dal titolo, la Borsa, “entrata di prepotenza a governare le nostre vite e a imporre ai governi scelte e finanziarie, e alla conseguente piega presa dal mondo intero quando è assoggettato a interessi di lobby e potenti di turno”, denunciano i promotori del Gridas. Di contro, il riferimento è anche “ai diritti, alle borse di studio, di lavoro, ai permessi di soggiorno che bisogna contendersi e conquistarsi mettendo a rischio la propria vita, alle borse sotto agli occhi di chi è costretto a lavorare giorno e notte per poter vivere dignitosamente o, più spesso, per riuscire appena a sopravvivere”.

Il Carnevale di Scampia, ideato dal muralista e fondatore del Gritas Felice Pignataro, scomparso nel 2004, ha visto una crescita continua in ogni edizione, tanto che oggi sono decine le bande musicali che chiedono di poter intervenire durante la kermesse (a questo link del sito del Gritas la lista dei partecipanti del 2012). La formula  vincente? Sculture, striscioni, quadri tutti a sfondo sociale, creati da bambini, adulti, stranieri, senzatetto, nati nei vari laboratori allestiti in differenti punti del quartiere nelle settimane precedenti all’evento.

Il trentennale cade in un momento particolare per la zona, ovvero subito dopo la nascita e morte in breve tempo del movimento di indignazione ’Occupyscampia’, organizzato anche da politici locali e nazionali “per contrastare la criminalità organizzata dilagante”. Il movimento ha fatto flop  (pochi partecipanti alla manifestazione del 4 febbraio 2012) anche perché calato dall’alto: le stesse associazioni del quartiere non ne hanno fatto parte, perché han ritenuto esagerato l’allarme. I problemi ci sono, ma anche gli strumenti per risolverli, prima fra tutte la cittadinanza attiva che trova la piena espressione di sé proprio nel Carnevale.

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