Sostenibilità

Scajola: «Via libera al nucleare di nuova generazione»

Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico

di Redazione

Presa di posizione sul nucleare da parte del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola. ?Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro Paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione?, ha annunciato il ministro nel suo intervento all?assemblea di Confindustria.
Gli impianti nucleari come soluzione efficace per produrre energia su larga scala e per soddisfare il crescente fabbisogno proveniente dal Paese, queste le motivazioni espresse da Scajola. L?Italia ha bisogno di energia, la sintesi. ?A costi competitivi, in quantità adeguate e in condizioni certe: la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro e rende negativa la nostra bilancia commerciale?.

Nel mondo il nucleare è utilizzato per produrre energia elettrica dagli anni ?50. Uno sviluppo in crescendo, che vede tuttora la Francia in prima fila con oltre il 76% dei consumi soddisfatti tramite reattori nucleari, alimentato dall?entusiasmo per la grande innovazione tecnologica che il nucleare stesso rappresentava. Uno sviluppo arrestato negli ultimi anni, a causa dell?alto rischio di incidenti con effetti irreversibili. Dopo il disastro di Chernobyl, nel 1986, molti paesi sospesero i propri programmi nucleari, altri, tra i quali l?Italia, decisero di fermare completamente la produzione di energia tramite reattori. Le quattro centrali italiane di Trino Vercellese, Caorso, Garigliano, Latina sono ferme dall?esito del referendum del 1987.
Oggi la speranza sembra essere la fusione, un modo diverso per produrre energia dal nucleare, a basso livello di rischio e con produzione di un numero esiguo di scorie radioattive. Certamente i problemi permangono, ma in misura minore. Questa sembra essere la direzione verso la quale anche l?Italia intende avviarsi.


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