Welfare

Scacco alla povertà con la Sovvenzione globale

Oltre 7 milioni per l'inclusione di persone svantaggiate

di Luca Zanfei

Destinatari saranno persone con disabilità, individui in condizioni di svantaggio, e le categorie appartenenti alla cosiddetta nuova povertà, tra cui disoccupati, inoccupati e inattiviOltre 500mila euro per l’inclusione sociale. Con il bando «Interventi progettuali 2009» entra ufficialmente nel vivo il programma Sovvenzione Globale, che la Regione Toscana ha voluto rinnovare anche per il periodo 2007-2013, con uno stanziamento complessivo di 7,5 milioni di euro provenienti dal Fse.
Il bando, finalizzato alla creazione d’impresa e all’inserimento dei soggetti svantaggiati, sarà gestito da Espirit, la società consortile composta da Cisl, Uil, Confcooperative, Agci, Progetto Toscana, Banca Popolare Etica e Ceforcoop che, con il supporto di Fidicooptoscana e Con.fi.c.tur, coordinerà tutto il programma fino al 2014.
Come nel 2000-2006, anche la nuova edizione di Sovvenzione Globale avrà come obiettivo l’attuazione di politiche per l’inserimento socio-lavorativo delle persone a rischio esclusione, «ma questa volta il nuovo programma è finalizzato anche alla creazione e al consolidamento di un modello di comunità», spiega la direttrice di Espirit, Viviana Viviani. «L’idea è quella di passare dall’inclusione alla vera e propria coesione sociale». Forti dell’esperienza fatta con la precedente formula «Piccoli sussidi», che ha raggiunto più di 800 persone, creato 109 imprese sociali e inserito in cooperativa 160 soggetti svantaggiati, i tre partner si occuperanno di fare i bandi e promuovere azioni locali finalizzate all’accompagnamento, formazione e consulenza per la creazione di occupazione e per il consolidamento dell’imprenditoria sociale. Destinatari degli interventi saranno principalmente persone con disabilità, individui in condizioni di svantaggio, e le categorie appartenenti alla cosiddetta nuova povertà, tra cui disoccupati, inoccupati e inattivi.
Il nuovo programma si dividerà in due principali macro aree di intervento: la prima, che avrà uno stanziamento di sei milioni di euro, vedrà i tre partner nel ruolo di selezionatori e finanziatori di progetti presentati da soggetti terzi profit e non profit. I tre gestori si occuperanno invece della seconda macroarea, che avrà a disposizione circa 1,5 milioni di euro e riguarderà l’animazione e la creazione di reti a livello territoriale, nonché l’analisi e il monitoraggio dell’attuazione dei progetti. «Quest’ultima è la parte più importante perché permette di creare quella rete sul territorio che supporterà l’attuazione dei progetti anche dopo la fase di start up», spiega la Viviani. « Inoltre ci siamo accorti che il servizio di tutoring è fondamentale per la organizzazioni di terzo settore per crescere dal punto di vista progettuale».


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