Welfare
Sbarca in Italia il vaccino contro il tumore all’utero
Favorevoli i pareri dell'ex ministro della Salute, Umberto Veronesi e del Moige (Movimento Italiano Genitori)
di Redazione
E’ arrivato in Italia, ed e’ da oggi disponibile per tutte le bambine e giovani donne tra i 9 e i 26 anni, il primo vaccino ‘scudo’ contro il tumore del collo dell’utero Gardasil*, prodotto per il mercato europeo da Sanofi Pasteur MSD. Si tratta del primo vaccino per la prevenzione di una neoplasia messo a punto dalla scienza medica: una scoperta che ha visto l’Italia in prima linea nella ricerca. L’annuncio e’ stato dato oggi a Roma in una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’oncologo Umberto Veronesi e la senatrice Laura Bianconi in rappresentanza della commissione Sanita’ di Palazzo Madama. “Si tratta di una grande notizia per le donne – ha sottolineato Veronesi – che per la prima volta hanno la possibilita’ di proteggersi in modo quasi totale da quella che e’ ancora oggi una delle principali cause di tumore nella popolazione femminile, ma anche per la ricerca oncologica, che vede confermate intuizioni sulle cause del cancro che sono allo studio da piu’ di 100 anni in tutto il mondo. E anche per la sanita’ pubblica, che puo’ offrire, con il vaccino, uno strumento di prevenzione oncologica che non lascia spazio a dibattiti sul rapporto costo-beneficio”. Il programma del ministero della Salute, infatti, prevede la somministrazione gratuita del vaccino a tutte le 12enni italiane: l’Italia e’ stato il primo Paese in Europa che, per decisione del ministro della Salute Livia Turco, ha deciso di concedere la vaccinazione gratuita iniziando con questa fascia d’eta’. Il tumore del collo dell’utero colpisce ogni anno 3.500 italiane, provocando la morte di 1.700 malate.
Una ”grande notizia” per la messa a punto di nuovi vaccini contro i tumori e una ”vera e propria rivoluzione per le donne”. Ha commentato cosi’, l’oncologo ed ex ministro della Salute, Umberto Veronesi, l’arrivo in Italia (per il momento solo nelle farmacie ma a partire dalla fine dell’anno anche attraverso il Servizio Sanitario nazionale) del primo vaccino contro il Papilloma Virus che causa il tumore al collo dell’utero. ”Un vaccino sicuro e che non ha controindicazioni”, ha detto il professore, invitando tutte le mamme a vaccinare le proprie figlie dodicenni. ”Su nove milioni di nuovi casi di cancro nel mondo ogni anno – ha detto Veronesi – circa 1,6 milioni sono causati da agenti infettivi ed il Papilloma virus e’ quello che causa il maggior numero di tumori: 550 mila forme di cancro al collo dell’utero ogni anno”. Veronesi, dunque, giudica molto positivamente la decisione del ministro della Salute, Turco, di inserire la vaccinazione contro il Papilloma Virus nei Livelli essenziali di assistenza del SSN per le dodicenni a partire dalla fine dell’anno: ”Una grande misura sociale”, ha detto. E ha annunciato che l’Istituto Europeo di Oncologia contribuira’ allo sviluppo del vaccino contro il Papilloma virus (HPV) con uno studio per l’incrementazione della vaccinazione delle ragazze di 18 anni che verra’ avviato prima dell’estate.
‘Ci fa piacere che, questa volta, sia l’Italia ad essere, tra tutti i paesi Europei, in ‘pole position’ per la prevenzione vaccinale di un tumore che, come dicono le statistiche, e’ la seconda causa di morte per tumore tra le giovani donne. Un passo importante che deve essere sostenuto dall’informazione, sempre fondamentale per la prevenzione. Lo ha dichiarato Maria Rita Munizzi, presidente del Moige, Movimento Italiano Genitori, commentando l’arrivo in Italia del vaccino contro il Papillomavirus, aggiungendo: “Il Moige e’, infatti, da tempo impegnato a favore della prevenzione e mette a disposizione di tutti il sito www.prevenzionetumoridonna.info e il numero verde 800.931515, attivo il martedi’, giovedi’ e venerdi’ dalle 9.30 alle 12.30 – a cui rispondono degli specialisti”. ”Da quando e’ cominciata questa campagna le telefonate sono state numerose, come anche gli utenti del sito, per lo piu’ donne – ha affermato – E’ evidente che le madri e le giovani donne sentono la necessita’ di avere informazioni per proteggere se stesse e le figlie; le donne di oggi sono dunque le migliori alleate delle donne di domani. Attraverso il sito e la disponibilita’ degli esperti che rispondono al nostro numero verde – ha concluso Munizzi – cerchiamo di dare loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno per scegliere consapevolmente la strada della prevenzione ”.
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