Famiglia

Save the children: rapporto choc su donne e bambini in guerra

Due milioni di minori uccisi negli ultimi 10 anni; 4 milioni mutilati; un milione orfani. StC chiede alla comunità internazionale di mettere al primo posto la protezione di donne e bambini

di Benedetta Verrini

Save the Children, il più grande movimento internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dei bambini, ha presentato ieri a Washington il suo terzo rapporto annuale sulla condizione e il benessere delle mamme e dei loro bambini nel mondo. Il documento, pubblicato a pochi giorni dalla festa della mamma e dalla Sessione Speciale dell’ONU sull’Infanzia, mette in luce il devastante impatto della guerra su milioni di donne e di bambini, il legame fondamentale tra il benessere delle mamme e la sopravvivenza dei propri figli, e il ruolo che le donne possono avere nella ricostruzione della pace e delle società distrutte dai conflitti. In particolare, il rapporto evidenzia come le donne e i bambini sono sempre più le vittime di deliberate e sistematiche violenze nei confronti di intere popolazioni. Negli ultimi conflitti i civili rappresentano il 90% di tutte le morti, contro il 65% della Seconda Guerra Mondiale e il 5% alla fine del secolo scorso. I paesi che hanno vissuto o stanno vivendo esperienze di guerra sono anche quelli con i più bassi indicatori sul grado di benessere delle mamme e dei minori: 33 dei 50 stati con i più bassi indicatori sono stati recentemente coinvolti in conflitti o hanno ospitato rifugiati e sfollati. Inoltre, su 35 milioni di rifugiati nel mondo, 28 milioni sono donne e bambini – l’equivalente di circa metà della popolazione italiana. Negli ultimi 10 anni, 2 milioni di bambini sono stati uccisi, 4 milioni hanno subito mutilazioni, e più di 1 milione sono orfani o separati dalle loro famiglie. “Quest’anno il rapporto mette in luce il drammatico fallimento della comunità internazionale nel proteggere i bambini e le proprie mamme in situazioni di guerra”, dice Angelo Simonazzi, Direttore Generale di Save the Children Italia, in partenza per partecipare alla sessione Onu di New York. “Con maggiori investimenti sulle donne si potrebbe fornire un ancora di salvezza per tanti bimbi e ragazzi e, allo stesso tempo, garantire la transizione dal conflitto verso una pace stabile”. Info: www.savethechildren.it


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