Mondo
Save The Children lascia il Darfur
L'ong britannica ritira il suo personale per motivi di sicurezza
Dopo l’uccisione di quattro suoi volontari in due mesi, l’organizzazione umanitaria britannica Save The Children ha annunciato oggi il ritiro di tutto il personale – 350 persone – dalla regione sudanese del Darfur. Lo ha reso noto l’Ansa.
”Siamo addolorati di non poter continuare ad offrire cure sanitarie, cibo ed assistenza ai 250.000 bambini e familiari che usufruivano del nostro programma. Ma non possiamo neppure continuare ad esporre il nostro personale ad inaccettabili rischi”, ha detto il responsabile dell’organizzazione Mike Aaronson. Gia’ il 13 dicembre, proprio a seguito dell’uccisione di due sudanesi che lavoravano per Save The Children, l’Onu aveva annunciato la sospensione delle sue operazioni nella zona devastata dalla guerra. Dall’inizio del conflitto tra governo sudanese e ribelli nel febbraio 2003, piu’ di 70.000 persone sono state uccise o sono morte di fame e di malattia nel Darfur. Un altro milione e mezzo di persone ha dovuto abbandonare terre e case, e vive in condizioni drammatiche in campi profughi, anche oltreconfine.
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