Welfare

Save the children a bordo delle navi di Mare nostrum

Accordo tra l'ong e la Marina militare: d'ora in avanti gli operatori saranno sulle Unità navali a dare supporto, orientamento e informazioni legali ai minori e alle loro famiglie.

di Daniele Biella

A un anno di distanza dall’avvio dell’operazione Mare Nostrum, Save the Children, l’organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini e a promuovere i loro diritti in tutto il mondo, e la Marina Militare, hanno siglato il 7 ottobre un protocollo d’intesa che prevede la presenza degli operatori professionali dell’Organizzazione a bordo delle Unità navali impiegate nel dispositivo, allo scopo di fornire supporto, orientamento, informazione legale e mediazione culturale per i minori.

L’accordo prevede che nei giorni di permanenza a bordo delle Unità navali venga fornito il necessario supporto ai bambini e agli adolescenti presenti a bordo delle imbarcazioni soccorse in mare. “Questo accordo con la Marina Militare è importantissimo perché consentirà ai nostri operatori di svolgere già sulle navi le attività di mediazione culturale, informazione e orientamento, ma anche di  identificare eventuali bisogni specifici dei minori, come nel caso di vittime di violenza, tratta o sfruttamento, e di fornire un supporto adeguato",  ha sottolineato Valerio Neri, Direttore generale di Save the children Italia. "Per la nostra Organizzazione, che dal 2008 opera nell’ambito del progetto Praesidium, coordinato dal Ministero dell’Interno, a Lampedusa, in Sicilia, Calabria, Puglia, significherà di fatto estendere alla fase di soccorso in mare le attività di supporto ai minori già svolte fino ad oggi a terra”.

“La presenza a bordo delle navi della Marina Militare degli operatori di Save the Children consentirà ai nostri equipaggi di svolgere ancora meglio il difficile compito nel quale sono impegnati ogni giorno, trovandosi a dover assistere centinaia di persone in condizioni fisiche e psicologiche difficili", ha ribadito l'ammiraglio  e Sottocapo di Stato maggiore Claudio Gaudiosi, a margine della sottoscrizione dell’accordo. "In particolare con donne incinte, bambini anche molto piccoli o adolescenti senza adulti di riferimento. L’operazione Mare nostrum vede la Marina militare impegnata ormai da quasi un anno nelle acque del Mediterraneo.  Attraverso la presenza a bordo di operatori umanitari di Save the children, avremo la possibilità di offrire la migliore assistenza possibile a bambini e adolescenti che dopo essere fuggite da conflitti, guerre o situazioni terribili, rischiano la loro vita in mare per raggiungere il nostro Paese e l’Europa”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.