Famiglia

Save the Children 63mila minori in povertà

I dati della seconda edizine dell'Atlante dell'Infanzia (a rischio) presentati oggi a Torino

di Redazione

In Piemonte sono 63mila i minori che vivono in povertà mentre il 27,8 % di famiglie con bambini non può permettersi neanche una settimana di ferie. Sono i dati che emergono dalla seconda edizione dell’Atlante dell’Infanzia (a rischio) di Save the Children, presentato oggi a Torino.
In Piemonte, regione tra le più ”vecchie” in Italia, gli under 18 sono quasi 684.000 e rappresentano il 15,3% della popolazione. Il 10% di loro, 63mila appunto, vive in condizioni di povertà relativa come membri di famiglie che hanno una capacità di spesa per consumi sotto la media.

Significativo anche l’indicatore relativo al Nord Ovest dove il 5,9% e l’8,5% delle famiglie con figli minori ha dichiarato, rispettivamente, la difficoltà a «fare un pasto adeguato almeno ogni due giorni» e a «pagare le cure mediche».

Un dato invece più positivo riguarda il numero di bambini (fra i 3 e i 10 anni) che hanno la possibilità di giocare nei giardini pubblici in Piemonte, il 52%, così come è migliore delle altre regioni italiane l’indicatore relativo ai minori presi in affidamento familiare, pari a 2 per ogni bambino accolto nei servizi residenziali. Per contro, la città di Torino viene segnalata per l’inquinamento dell’aria con 131 giorni di superamento del limite di Pm10. La regione subalpina si colloca poi a metà classifica per quanto riguarda i servizi all’infanzia: per esempio per gli asili nido si attesta al 14,8%, tra il 29,5% dell’Emilia Romagna e il 3,5% della Calabria.

«Torino – ha detto il sindaco Piero Fassino – è una città che in questi anni ha investito molto sui bambini. Il 92% delle domande alle scuole materne è evaso vogliamo continuare così. Accanto al consolidamento delle politiche per l’infanzia – ha aggiunto – stiamo mettendo a punto anche una serie di politiche per l’adolescenza».

«L’Atlante rappresenta, per Save the Children, anche un programma di azioni concrete in Italia», ha dichiarato Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children. Nelle aree periferiche del capoluogo sta partendo un progetto, che prevede uno sportello mobile, per il contrasto della povertà alimentare dei bambini in collaborazione con Enel Cuore e l’associazione Vides Main. Nel quartiere Borgo Vittoria invece l’Organizzazione è impegnata con Uisp e Csi in un programma di educazione alimentare e al movimento dei più piccoli. A Torino sono inoltre presenti molti i minori stranieri non accompagnati «Save the Children – ha sottolineato Milano – è attiva anche in questo campo, con programmi di orientamento e tutela, in particolare per i minori egiziani».


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