Formazione

Sarno: ricostruzione, un bilancio disastroso

A tre anni dall'alluvione che provocò 160 vittime, nessuna casa è stata ricostruita e solo il 14% dei fondi è stato speso

di Gabriella Meroni

A tre anni dalla disastrosa alluvione che colpi’ la Campania, e’ polemica sullo stato della ricostruzione.

L’associazione Rinascere ha convocato per domani una conferenza stampa a Sarno per fare il punto sugli interventi, anticipando che sara’ ”un bilancio fallimentare”; lunedi’ scorso, dal canto suo, il commissariato per la ricostruzione ha annunciato l’ultimazione di numerose opere.
”Ci affidiamo ai numeri – dicono i responsabili di Rinascere – senza aprire, come fanno altri, il consueto libro dei sogni delle opere da realizzare, dei progetti per un futuro che a Sarno appare sempre piu’ lontano e irraggiungibile”.
E i numeri diffusi dall’associazione sono questi: a 1.094 giorni dal disastro, nessuna abitazione ricostruita; gli interventi di messa in sicurezza sono stati eseguiti per il 16,8 per cento, con il 14,3 per cento delle somme spese. Il commissariato, dal canto suo, annuncia che a Quindici sono in via di completamento lavori di riassetto per oltre 70 miliardi, e che a Sarno saranno ultimati entro maggio lavori per 8,5 miliardi.

”Per conseguire questi risultati – affermano i tecnici del commissariato straordinario per l’emergenza idrogeologica – e’ stato necessario risolvere innumerevoli nodi tecnici e amministrativi che tenevano fermi gli interventi”. In particolare, a Sarno e’ stato riaperto al traffico veicolare il ponte adiacente il Duomo di Episcopio e sono iniziati i lavori di abbattimento e ricostruzione del ponte su Viale Margherita, finora fermi perche’ subordinati alla realizzazione del by-pass della condotta idrica. Questi due interventi permettono di eliminare l’isolamento dell’abitato di Episcopio – la frazione del comune di Sarno che fu l’epicentro della tragedia – con evidenti vantaggi per i cittadini e le attivita’ commerciali. Sono stati anche sbloccati altri cantieri fermi da tempo per motivi diversi, che richiedono ancora qualche mese per essere chiusi; inoltre si sono attivati i primi interventi di recupero ambientale ed urbano, ad Episcopio, mentre e’ in fase avanzata la progettazione di nuovi lavori che saranno appaltati nei prossimi mesi – assicurano i responsabili del commissariato – a completamento delle opere per la messa in sicurezza.

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